Pompei: al teatro grande 400 ragazzi per il progetto «Sogno di volare»

Pompei: al teatro grande 400 ragazzi per il progetto «Sogno di volare»
Martedì 28 Settembre 2021, 18:08
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Il teatro grande di Pompei ha ospitato 400 studenti dell'istituto liceale Pascal di Pompeti e dell'istituto tecnico Pantaleo di Torre del Greco, i quali hanno preso parte al progetto didattico «Sogno di volare», che prevede la messa in scena, a fine anno scolastico, della commedia «Uccelli» di Aristofane, in coproduzione con Ravenna festival.

A parlare con i ragazzi e le ragazze delle IV classi delle scuole partecipanti, sono stati il Direttore Generale Gabriel Zuchtriegel e il drammaturgo e regista Marco Martinelli.

Il progetto è finalizzato a coinvolgere le scuole del territorio e stabilire un legame concreto tra le antiche testimonianze e i giovani fruitori, in un percorso volto alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio storico-archeologico.

Nell’ambito di questo protocollo, il parco archeologico di Pompei è promotore del percorso formativo presentato questa mattina, a cui sono stati chiamati a partecipare i ragazzi, che su base volontaria, saranno coinvolti settimanalmente.

«Il progetto vuole seminare e lasciare un segno nel futuro di tanti giovani, affinchè comprendano che tutto viene dalla conoscenza dei propri territori e del loro patrimonio culturale. – sottolinea il direttore Gabriel Zuchtriegel - Il confronto con il passato può cambiare la visione della realtà a partire dai luoghi in cui viviamo. Luoghi, spazi, parole e consuetudini del mondo antico entreranno a far parte della quotidianità dei ragazzi a cui, spesso, tali testimonianze appaiono lontane per attribuirgli un significato. Sarà una esperienza di conoscenza, arricchimento personale e divertimento.

E in questa avventura saranno accompagnati da un regista d’eccezione quale Marco Martinelli, bravissimo a lavorare con i ragazzi e a coinvolgerli con passione».

Il regista Marco Martinelli è noto per la sua esperienza di lavoro teatrale con gli adolescenti, che gli ha fruttato premi e riconoscimenti a livello internazionale.

L’opera «Uccelli» messa in scena nel 414 a. C. da Aristofane, viene oggi considerata un'opera di evasione e fantasia, per la presenza di uccelli parlanti che accentuano il tono favolistico della storia. In realtà svela i retroscena dell’Atene democratica e dell’ideologia «colonizzatrice» dell’epoca.

Ai ragazzi verrà chiesto di raccontare delle città in cui vivono attraverso la rielaborazione del testo antico.

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