Andrea Purgatori, i funerali a Roma: giornalisti e attori per l'ultimo saluto. «Un uomo forte fino alla fine»

Gremita la Chiesa degli Artisti di piazza del Popolo

Andrea Purgatori, i funerali a Roma: giornalisti e attori per l'ultimo saluto. «Uomo forte fino alla fine»
Andrea Purgatori, i funerali a Roma: giornalisti e attori per l'ultimo saluto. «Uomo forte fino alla fine»
di Laura Larcan
Venerdì 28 Luglio 2023, 10:55 - Ultimo agg. 17:04
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Il colpo d'occhio della Chiesa degli Artisti di piazza del Popolo a Roma gremita dà il senso dell'ultimo saluto ad Andrea Purgatori. Una lunga processione composta di familiari, amici, il mondo del giornalismo compatto e della cultura a più livelli è stato il prologo alla funzione celebrata da Don Walter Insero. L'affetto e la stima è percepibile nella basilica piena fino a sfidare il caldo di quest'estate. Nei primi banchi siedono i familiari. I tre figli Ludovico, Edoardo e Victoria, l'ex moglie Nicole Schmitz e l'attuale compagna Enrica Dall'Ara. E poi i direttori di testate e televisione. Tutto il "mondo" de La7, l'editore Urbano Cairo, Enrico Mentana, Diego Bianchi, Luca Telese, Massimo Giletti. Sparsi nella navata, lo scrittore Roberto Saviano, arrivato con la scorta, così come Il magistrato Mino Di Matteo. Ancora, Andrea Salerno. Laura Boldrini. Tutto il mondo del giornalismo e dello spettacolo riunito compatto. Massimo Gramellini, Amedeo Giria. Simona Izzo, Sabina Guzzanti, Veronica Pivetti, Giulio Scarpati, Francesco Montanari, Francesco Pannofino, Enrico Vanzina, Leopoldo Mastelloni.

Andrea Purgatori: i figli Edoardo, Ludovico e Victoria si tengono per mano durante la camera ardente. Con loro l'ex moglie Nicole Schmitz

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«Questa basilica riesce a contenere a fatica l'affetto e la stima per Andrea - recita Don Walter Insero nell'omelia - Giornalista d'inchiesta, scrittore, ma anche attore sceneggiatore, conduttore, un talento straordinario quello di Andrea».

 

Il rettore della basilica ricorda Purgatori in modo affettuoso e familiare: «Nato nel 1953, inizia con gli studi di legge ma non li completa, scopre l'amore per la cronaca e il giornalismo, inizia scrivendo necrologi poi vince una borsa di studio alla Columbia University e per lui si aprono nuovi orizzonti, conosce un modo nuovo di fare giornalismo d'inchiesta con la sua curiosità, la voglia di raccontare storie, di conoscere, con la vocazione giornalistica di farne racconto.

Ha amato la vita, gli piaceva mangiare bene, ballare, giocare, viveva in pieno la vita. E' stato forte fino alla fine, ha preso la malattia di petto, con coraggio e dignità fino alla fine. E' stato un papà protettivo, apprensivo, affettuoso, amava i nipotini con cui imparava a fare il nonno. Era credente non praticante da famiglia cattolica. Ha sposato tante cause. Come l'ambiente. E' stato presidente di Greenpeace. Si è preso cura dei giornalisti più giovani sempre alla ricerca della verità. Oggi ha trovato la verità. In Cristo»

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