Giada De Blanck perseguitata da uno stalker: «Mi disse: Ti farò mia. E sotto casa trovai una lapide»

Giada De Blanck perseguitata da uno stalker: «Mi disse: Ti farò mia. E sotto casa trovai una lapide»
di Veronica Cursi
Mercoledì 13 Novembre 2019, 08:31 - Ultimo agg. 08:39
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Uno stalker che l'ha perseguitata per un anno, dal 2011 al 2012, dopo averla notata in tv all'Isola dei Famosi. Un incubo da cui ancora oggi è difficile uscire. Giada De Blanck, figlia della contessa Patrizia De Blanck, racconta a Storie Italiane la sua storia. E lancia un appello per aiutare tante donne che si trovano ad affrontare lo stesso dramma: «Denunciate». Nel 2016 il suo molestatore, un trentenne sloveno, è stato condannato a otto mesi di reclusione (pena sospesa)  per averla perseguitata per mesi. Ma la paura, per la De Blanck, è sempre in agguato.

Nel salotto di Eleonora Daniele racconta com'è nato tutto: «Un giorno mi sono trovata una rosa su un motorino, all'inizio ho pensato a una cosa romantica, dopo un po' di tempo davanti alla porta di casa ne ho trovata un'altra e ho creduto ad un ammiratore segreto. Dopo 10 giorni sempre davanti casa ho trovato dei pezzi di marmo bianchi, disposti in maniera composta. Non me ne ero accorta:  formavano una lapide».
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Oggi il racconto di @giada_de_blanck_pv sul suo stalker. Giada lancia un appello per aiutare tante donne che si trovano ad affrontare lo stesso dramma : denunciate! @storieitalianerai

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Ma l'incubo non era finito. «Un giorno ho trovato un walkie talkie con scritto: Verrò ogni ora sotto la tua finestra dal soffitto bianco. Io abito all'ultimo piano, vuol dire che lui aveva guardato dentro la mia camera, che mi spiava.  Dopo tante denunce, a Pasqua, sono arrivati i carabinieri a casa. In quel momento lui mi chiama e loro mi dicono: Fallo parlare. Mi dice, sono Christian voglio tenerti qua per un po' di tempo, con il tempo capirai perché. Perché questo è il loro gioco, il gioco di chi ti perseguita, farti sentire una cosa loro». Oggi Giada ha superato quell'incubo ma è vicina a tutte le donne che hanno visuto o vivono situazioni come le sue: «Non sottovalutate minimi segnali, se avete paura, se qualcosa vi spaventa, denunciate».

 

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