Michela Murgia e le liti in tv: gli scontri con Fabio Volo e Augias

La scrittrice ha saputo essere un personaggio divisivo come pochi altri nel panorama culturale italiano, senza peli sulla lingua anche nel piccolo schermo

Michela Murgia e Alessandro Sallusti su La7
Michela Murgia e Alessandro Sallusti su La7
di Andrea Bulleri
Domenica 13 Agosto 2023, 17:08 - Ultimo agg. 15 Agosto, 09:52
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Amata e avversata, osannata e criticata, forse in egual misura. Di certo c'è che Michela Murgia, scrittrice, opinionista e attivista scomparsa nei giorni scorsi all'età di 51 anni per un carcinoma renale, ha saputo essere un personaggio divisivo come pochi altri nel panorama culturale italiano. Anche - e forse soprattutto - nelle sue apparizioni televisive, nei molti programmi dei quali, con l'andare del tempo, era diventata ospite più o meno ricorrente. 

La vincitrice del Premio Campiello, spesso presente nei talk show politici da La 7 alla Rai, ha infatti avuto scontri con giornalisti come Alessandro Sallusti, Pietro Senaldi, e Alessandro Giuli, su svariati temi: da Salvini al ruolo del generale Figliuolo, dalla presunta inferiorità dell'elettorato di destra fino all'uso del maschile o del femminile nei documenti istituzionali. 

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Le liti tv

Ma al centro dei botta e risposta è finito anche Corrado Augias, conduttore della striscia tv dedicata ai libri e alla lettura "Quante storie", su Rai3. Programma nel quale Murgia aveva una propria rubrica. «Ho notato che lei presenta quasi sempre libri di scrittrici donne, come mai? E' una scelta precisa?" le chiese Augias durante una puntata. «Ho notato che lei presenta quasi sempre libri di scrittori uomini, è una scelta precisa?», replicò lei, calma ma ferma.

Ne nacque un rapido scambio di vedute, cordiale ma deciso. 

Ben più aspro fu lo scontro a "Otto e mezzo", su La7, con Daniela Santanchè, all'epoca non ancora ministra del turismo. Correva il 2014: Murgia era candidata a guidare la sua regione, la Sardegna, alle elezioni regionali (l'impresa non ebbe successo). E lo scontro, partito dall'accusa di conflitto di interesse rivolta dalla scrittrice a Santanchè, finì proprio per investire il tema del territorio. «Poveretti i sardi, spero che abbiano capito di non farsi rappresentare da lei», attaccò duro l'allora esponente forzista. «Non siamo né poveri, né piccoli – la replica dell'ex candidata – e questa volta decidiamo noi».

 

Le stroncature

E poi come dimenticare la stroncatura, sempre su Rai3, di una delle fatiche letterarie di Fabio Volo, che Murgia ebbe l'occasione di recensire. Un "libroide", lo definì l'opionionista, un testo "assolutamente non necessario", "mal scritto", per poi chiosare con una battuta al veleno entrata nella storia del programma: «Gli alberi si vendicheranno». Uno stile, diretto e spesso aspro, talvolta giudicato al limite dell'offensivo, che nonostante questo Murgia non ha mai cambiato negli anni, nonostante la ricorrente presenza in tv. E che inevitabilmente le era valsa un'imitazione niente meno che da Virginia Raffaele, che ne propose una sua versione rivista nel suo programma "Facciamo che io ero". 

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