«Al via sentivo le urla di incitamento di tifosi ed amici. Ero emozionata.
Ma mi sono detta che bisognava andare giù bene e basta, senza perdere un'occasione come questa», ha raccontato ancora Nicol, che con questa pista ha sempre avuto un rapporto speciale, anche se mai era stata considerata una «pista da donne». «Ho messo gli sci ai piedi a due anni e sulla Saslong credo di essere andata a sciare per la prima volta quando ne avevo cinque», ha aggiunto raccontando quel che fanno tutti i ragazzini di questa valle dove lo sci è sport nazionale. Ottima nelle due prime cronometrate, Delago ha confermato di attraversare un bel periodo di forma. Il primo dicembre, a Lake Louise, aveva ottenuto un quinto eccellente posto, miglior risultato di squadra. Oggi è arrivato il primo podio in carriera. Alla vigilia l'unica preoccupazione era che emozione e pressione ambientale giocassero brutti scherzi. Invece lei ha tenuto tutto sotto controllo ed ora in tanti si chiedono se la Val Gardena non stia regalando allo sci azzurro un'altra grande ragazza jet dopo la leggendaria Isolde Kostner. Niente di speciale invece dalle altre azzurre impegnate sulla Saslong: Francesca Marsaglia 15/a, Elena Curtoni 21/a e più indietro Nadia Fanchini ed Anna Hofer. Domani sulla Saslong tocca al superG. Torna in pista l'azzurra Federica Brignone piena di voglia di ben figurare. Nella vicina Austria, a Saalbach, in gara gli uomini per il gigante recupero di Soelden. Giovedì invece ci sarà lo slalom speciale recupero di val d'Isere. Gli azzurri, sinora lontani dal podio in queste discipline, devono dimostrare di avere ancora qualcosa da dire.