Il secondo giro del più caotico major di golf che si ricordi non è concluso del tutto, poiché la sospensione per oscurità costringerà un po’ di giocatori a tornare in campo, ma il supplemento di gioco non riguarda la lotta al vertice del 106° Pga Championship che si sta disputando al Valhalla Golf Club di Louisville, nel Kentucky. A guidare la classifica è ancora Xander Schauffele, numero 3 del mondo, in cerca di una vittoria dal 2022 e soprattutto a caccia del suo primo major.
Pga Championship nel Kentucky
Il trentenne californiano di San Diego, dopo lo straordinario -9 di giovedì, ha consegnato uno score di -3 che gli ha permesso di respingere soprattutto il poderoso assalto di Colin Morikawa, giocatore esperto di slam, avendone vinti due, che con il -6 di giornata lo insegue di una lunghezza. A -9, a 3 lunghezze dalla vetta, in posizione solitaria, si trova Sahith Theegala, un altro americano, a conferma di quanto il Pga sia il major più indigesto agli europei che non lo vincono dal 2014, ultimo nell’albo d’oro personale di Rory McIlroy. Il campione nordirlandese ha chiuso in par e si trova in 22esima posizione a -5, ancora a distanza considerevole dalla testa della classifica. Dietro il trio di testa, c’è un plotoncino a -9, del quale fanno parte Bryson DeChambeau (uomo Liv nella posizione più avanzata), Mark Hubbard, Thomas Detry (belga, europeo meglio piazzato) e soprattutto Scottie Scheffler, il grande protagonista, nel bene e nel male, della giornata.
Per lui un’accusa pesante: aggressione a un agente; e tre minori: atti criminali, guida spericolata e inosservanza delle indicazioni degli agenti. Fornitura delle generalità, foto segnaletiche, un panino come da protocollo, le immagini del suo arresto trasmesse in tv e poi la cella, in attesa di conoscere il proprio destino, facendo stretching per alleggerire l’ansia. La ricostruzione di Scheffler è diversa e lo ha ribadito dopo la gara dopo aver nuovamente espresso la sua tristezza per la morte di un uomo che era lì solo per una gara di golf.
Il suo cammino della normalità è quello del golf, fatto di colpi straordinari, di swing improbabili quanto efficaci, di atteggiamenti così impalpabili da essere definiti noiosi, si score eccezionali che per lui rappresentano la normalità. Alla fine ha fatto registrare un ottimo -5 e sarà lì a lottare come sempre per la vittoria, come prima e dopo la nascita del primo figlio, come prima e dopo l’arresto. Tra mille pensieri e la solida fede in Dio. Nel pomeriggio italiano comincerà il terzo giro. La lotta per conquistare il Wanamaker Trophy e i 3 milioni e 600mila dollari di prima moneta è apertissima. Ma ci saranno punti e soddisfazioni anche per chi avrà superato il taglio, ma tra questi non ci sarà Tiger Woods e, con lui, Francesco Molinari. Ancora una volta. Purtroppo.