Super Bowl, sale la febbere
per la sfida Patriots-Rams

Super Bowl, sale la febbere per la sfida Patriots-Rams
Sabato 2 Febbraio 2019, 18:05 - Ultimo agg. 18:13
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Tutto pronto ad Atlanta per il Superbowl. Nella notte di domenica in campo, al Mercedes Benz Stadium, si giocano il prestigioso titolo i New England Patriots e i Los Angeles Rams. Uno scontro fra i 'vecchì Bill Belichick e Tom Brady e i giovani Sean McVay e Jared Goff. Due generazioni e due facce del football americano. Il quarterback Brady con i suoi 41 anni sfida il 24enne dei Rams Goff. «Quando lui vinceva il Superbowl, io avevo 7 o 8 anni» dice Goff riferendosi all'età del rivale. Brady ha vinto il suo primo Superbowl il 3 febbraio del 2002, battendo con i Patriots i St. Louis Rams, e contro i Rams di Los Angeles cerca il suo sesto anello. Ma la sfida è anche in panchina: se New Englad vincesse, il 66enne Belichick diventerebbe il coach più anziano della storia a vincere il trofeo Lombardi. A guidare i Rams è invece il 24enne McVay. Una differenza di età che si riflette chiara nei numeri: Belichick è alla sua 24ma stagione NFL, vanta 291 vittorie ed è alla sua nona apparizione al Superbowl come capo allenatore. Nel curriculum di McVay ci sono 26 vittorie in due stagione come coach nella NFL: quella di domenica sarà la sua prima apparizione al Superbowl come allenatore. L'incontro si gioca fra massicce misure di sicurezza e soprattutto fra le polemiche: molte star, incluse Rihanna e Cardi B, hanno rifiutato di esibirsi durante l'half-time in segno di solidarietà e sostegno a Colin Kaepernick, l'atleta afroamericano che ha dato vita alla protesta dei giocatori di football che si inginocchiano all'inno nazionale. E così lo show di metà partita è affidato ai Maroon 5, travolti dalle critiche per la loro decisione di accettare l'offerta della NFL.

Critiche che sono sfociate in varie raccolte di firme per chiedere al gruppo di non esibirsi oppure di apparire e lasciare subito dopo il palco inviando così un forte segnale di protesta.
Ma le polemiche non fermano la festa del Superbowl, appuntamento ormai ritenuto un giorno da non perdere negli Stati Uniti, l'unico giorno che unisce veramente tutta l'America. E che è seguito in media da un lunedì in cui circa 17 milioni di lavoratori si dichiarano 'malatì, per un costo sull'economia stimato in 4 miliardi di dollari. Un susseguirsi di party e festeggiamenti è già in corso ad Atlanta: la città è invasa da migliaia di fan e vip, che lamentano la mancanza di limousine. Le norme locali vietano infatti il servizio alle limousine che non sono assicurate e registrare nello stato della Georgia. Questo fa sì che manchino all'appello circa 300-400 mezzi per far fronte alle richieste durante il fine settimana. La festa però va avanti, con la Georgia protagonista e in prima fila anche a Washington: la risposta democratica al discorso sullo Stato dell'Unione di Donald Trump è affidata all'ex candidata governatrice dello stato, Stacey Abrams, una delle star del partito.
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