Kienergia Rieti devastata dal Covid,
Scafati vince e va nel girone delle big

Kienergia Rieti devastata dal Covid, Scafati vince e va nel girone delle big
di Stefano Prestisimone
Domenica 21 Marzo 2021, 21:42 - Ultimo agg. 21:45
2 Minuti di Lettura

Dopo Roma, Scafati fa il bis in casa contro Rieti (92-72) nella 25esima giornata del girone rosso. Ai reatini non è bastata una ottima partenza e un discreto terzo quarto per contenere Scafati: 15 punti di Rossato (nella foto) con ottime percentuali, 18 di Jackson con 5 triple, 11 di Sergio, 10 di Thomas. Un successo che, in virtù dei risultati provenienti dagli altri campi, vale la qualificazione al girone bianco della seconda fase del campionato, quello a cui hanno accesso le prime tre formazioni di ciascun girone.

Rieti senza l’infortunato Tommasini (ex di turno) e tre atleti fermati dal covid-19: Stefanelli, Pepper e De Laurentiis, pedine chiave. Coach Alessandro Finelli a fine gara: «A causa delle defezioni per covid-19, Rieti è venuta al PalaMangano senza tre elementi del quintetto base: Stefanelli, De Laurentiis e Pepper. Non è semplice affrontare queste situazioni e rimettersi in ritmo, per cui bisogna applaudirli per l’atteggiamento e la mentalità con cui sono scesi in campo, mettendoci in difficoltà per 40’, più di tante altre squadre venute qui al completo. Ci siamo qualificati nel primo gironcino, che ci permetterà di avere una buona posizione nei play-off.

Essere arrivate tra le prime tre era un obiettivo del club, che abbiamo conquistato e che ci gratifica. Durante la sfida abbiamo però avuto qualche basso, in particolare all’inizio, quando abbiamo beccato un 0-9 iniziale; abbiamo poi peccato in concentrazione e concesso troppo negli ultimi minuti del secondo quarto, motivo per cui non abbiamo chiuso definitivamente la partita nell’intervallo. La spallata l’abbiamo poi data definitivamente nell’ultimo quarto. In generale, abbiamo però attaccato con grande lucidità e razionalità la loro difesa a zona 3-2. Dobbiamo abituarci a giocare con dieci effettivi e quindi a nmantenere una grandissima intensità sui 40’. Dobbiamo spalmare il minutaggio tra i dieci uomini, alzare la qualità e l’intensità e tenere sempre la testa collegata. Saremo forti se avremo la capacità di tenere la più alta concentrazione individuale possibile, portando al massimo la qualità e l’intensità di gioco per 40’: questo è il prossimo obiettivo da raggiungere, per cementare ancora di più il gruppo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA