Benevento, la favola di Vigorito:
«Davide contro Golia, che emozione»

La gioia di Gaich e la disperazione dei giocatori della Juventus
La gioia di Gaich e la disperazione dei giocatori della Juventus
Lunedì 22 Marzo 2021, 21:00
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«Ero seduto sugli scalini con Foggia che si era procurato il colpo della strega per prendermi in braccio, io cercavo di alzarlo e ridevamo insieme. Poi ci siamo rialzati e ci siamo guardati con gli occhi umidi e la sensazione di aver fatto qualcosa di bello. In 15 anni di presidenza, il festeggiamento più bello è stato alla Stadium». Lo racconta, a «La politica nel pallone» di Gr Parlamento, il presidente del Benevento Oreste Vigorito dopo la vittoria sulla Juventus. «Mi pare fossero 10 anni che i bianconeri non perdevano in casa con una neopromossa - dice Vigorito -, è una soddisfazione. Questo deve far riflettere: le piccole squadre ogni tanto vengono accantonate come se fossero intruse, ma bisogna ricordare che la storia di Davide contro Golia non è solo una favola. Siamo particolarmente felici, ma i festeggiamenti li rinviamo ad un'altra occasione quando ci saranno cose più importanti». 

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«Da due anni Inzaghi sta facendo la fortuna del Benevento» continua il presidente del Benevento. «Mi sono subito sentito vicino a un ragazzo campione del mondo che a tavola muoveva le forchette cose se fossero calciatori: non mi permetto di giudicare l'aspetto tecnico, questo lo lascio ai miei collaboratori, ma mi ha colpito subito l'aspetto umano.

Inzaghi è un ragazzo vero, autentico, sincero, con i suoi limiti e i suoi pregi». «Quando siamo andati a cena con il direttore sportivo Foggia per la prima volta, Inzaghi si è seduto di fronte a me e non mi ha degnato di uno sguardo. Si è messo a dialogare con Foggia dei calciatori e degli schemi. Io per anni ho sempre dovuto capire quanto ci fosse di vero e quanto di falso negli apprezzamenti ricevuti, mentre Inzaghi non si è preoccupato minimamente di questo e mi ha colpito moltissimo. Ho trovato in lui un grande amore per il calcio: questo ragazzo ce l'ha dentro come noi amiamo il mare, o le montagne o i boschi».

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