Kean fuori per un mese, per curare definitivamente il problema alla tibia (dolore per una precedente lesione ossea) che lo condiziona da settimane, recuperato Rabiot. Mentre il Genoa è «Uno scoglio» in mezzo al mare infinito del duello con l’Inter. «Dobbiamo tenere i piedi per terra - parte Allegri in conferenza -, un risultato può cambiare la situazione, bisogna gestire i momenti difficili. Genova è uno scoglio, lì non c’è sabbia ma solo scogli. Cercheremo di fare più punti possibile sino alla fine del girone d’andata. Sappiamo che l’Inter in questo momento è la favorita, la quota scudetto? Più facile che sia 90-92 che 86. La quota Champions invece oggi è a 72. Addio a fine stagione in caso di scudetto? Non sono stanco, stiamo facendo un percorso di crescita che è alimentato dai risultato. L’obiettivo principale è giocare la Champions, che avremmo dovuto giocare anche l’anno scorso».
ANCELOTTI E MOU «Il fatto che Carlo mi abbia menzionato insieme a lui e Mourinho è un onore.
CHIELLINI «Ho sentito Giorgio dopo il suo addio al calcio, ha fatto una carriera straordinaria. È finito un pezzo della sua vita e ora ne inizia una nuova. Dovrà decidere, ha tutte le caratteristiche per ricoprire diversi ruoli. Ora dovrà cominciare da zero e rimettersi in discussione»
BONUCCI «Credo che sia nella sua intenzione di fare l’allenatore. Gli auguro il meglio quando smetterà, anche lui inizierà un percorso. Non è un’equazione matematica, ma è stimolante e se ne hai le capacità puoi e devi iniziare un nuovo percorso».
OBIETTIVI «Quest’estate sarebbe stato difficile immaginare questa classifica oggi. Noi abbiamo lavorato molto sui nostri limiti costruendo una squadra. Lo siamo diventati ma mancano ancora 4 partite alla fine del girone d’andata. Ero incuriosito da cosa potessimo fare e lo sono tuttora da cosa potremmo fare. Abbiamo fatto 36 punti in 14 partite ma non bastano a niente. Dobbiamo prepararci per fare più punti possibili. Siamo diventati una squadra velocemente e i ragazzi sono disponibili l’uno con l’altro. Non c’è una prima donna che mette i propri obiettivi davanti a quelli degli altri».
CHIESA E VLAHOVIC «Sono molto contento di entrambi. Le ultime tre partite, soprattutto Dusan, ha fatto buone gare tecniche anche se non ha fatto gol e ha sbagliato un rigore. È anche in una buona condizione fisica e mentale. All’inizio insieme a Chiesa ha fatto tanti gol, domani potrebbe sbloccarsi. L’importante è che gli attaccanti diano questa pressione che ci aiuta a difendere meglio».