Calcioscommesse, «Comitato tifosi» contro la Lazio di Lotito

Calcioscommesse, «Comitato tifosi» contro la Lazio di Lotito
Giovedì 11 Giugno 2015, 19:07 - Ultimo agg. 19:08
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Il Comitato italiano di difesa dei tifosi presieduto dall’avvocato Carlo Claps e Federbet alleati contro la Lazio di Lotito.

Tempi difficili per il patron biancoceleste: la vittoria del San Paolo che è valsa la Champions potrebbe rivelarsi inutile. Alla luce delle nuove dichiarazioni di Hristian Ilieviski meglio conosciuto come “il capo degli zingari”, è scontato che tra poco si arrivi alla revisione del processo sportivo. A lanciare l’allarme è stato Francesco Baranca, segretario di Federbet la federazione che lotta contro il march-fixing (partite truccate) e che ha presentato al Parlamento europeo il rapporto annuale in cui vengono denunciate oltre 50 gare combinate in Europa. «Noi ci costituiremo parte civile e affiancheremo Federbet – precisa l’avvocato Claps presidente del Comitato dei tifosi - secondo il procedimento disciplinato dall’art. 140-bis del Codice di consumo che può essere attivato anche mediante associazioni, da ciascun soggetto realmente danneggiato». La questione ruota intorno alla responsabilità oggettiva. Due stagioni fa la Lazio riuscì ad evitare l'annata di Coppa in bianco grazie al fatto che la giustizia sportiva posticipò la propria sentenza a dopo la scadenza dell'iscrizione alle liste Uefa.



La Lazio aveva così commentato le dichiarazioni di Baranca: «Le opinioni in merito alle conseguenze che potrebbero interessare la Lazio, sono impressioni meramente soggettive, prive di alcun supporto probatorio e costituiscono una pura manifestazione personale senza alcun riscontro con elementi che possano contraddire le indagini svolte negli anni passati, concluse con le molteplici pronunce emesse dalla giustizia sportiva. La Lazio ha concluso una stagione di successi e si sta preparando a conseguirne altri in campo europeo: dichiarazioni come quelle del sig. Baranca costituiscono solo interventi di disturbo della quiete di cui hanno bisogno il club, i giocatori ed i tifosi, e chi le raccoglie e le amplifica, come se fossero fonti di verità e di pericolo concreto, si rende complice di attività meramente diffamatoria, sorretta solo da astio e voglia di nuocere alla Lazio, lontana sia dall’esercizio del diritto di cronaca che dal corretto svolgimento del dovere di informazione».
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