Juventus, se Allegri diventa il profeta dei baby talenti

Da Miretti a Yildiz e Iling Junior quanti giovani nel progetto Juve

Yildiz
Yildiz
di Bruno Majorano
Sabato 2 Marzo 2024, 06:00 - Ultimo agg. 15:55
4 Minuti di Lettura

Fare di necessità virtù. E così Massimiliano Allegri da Livorno diventa profeta dei baby talenti. Lo dicono i numeri della Juventus 2023-24 che senza coppe ha dovuto fare leva sulle risorse interne per provare a trovare soluzioni alternative. Max Allegri non ci ha pensato su due volte e con un coraggio più da Premier League che da Serie A ha deciso di aprire le porte della prima squadra ai ragazzi più giovani. A guidare la nidiata dei baby talenti bianconeri sono Miretti e Yildiz: 19 e 18 presenze stagionali a testa. Numeri tutt’altro che banali, tanto più che dai loro piedi sono arrivati anche 5 gol. Un centrocampista e un attaccante che insieme fanno 38 anni (18 il turco, 20 l’italiano). Ma si muovono come veterani. Sanno stare in campo e nello spogliatoio dei grandi, da grandi. Miretti è oramai un punto fermo della mediana bianconera. Lui che è cresciuto nelle giovanili della Juventus e già l’anno scorso si è affacciato in prima squadra. Ancora più rapida l’ascesa di Yildiz che si è fatto le ossa nel settore giovanile del Bayern. Era arrivato in estate a Torino con l’idea di giocare con la Next Gen, ma quando Allegri ha notato le sue qualità così spiccate lo ha prontamente arruolato per l’attacco della sua Juventus.

Gli sono bastati pochissimi minuti per diventare protagonista, scalando le gerarchie bianconere. Di fatti è lui la prima scelta di Allegri quando c’è da rimpiazzare uno tra Chiesa e Vlahovic lì davanti. Non troppe presenze in meno ha collezionato Iling Junior (16) che rispetto a Miretti e Yildiz ha una identità tattica meno definita. Perché è un po’ seconda punta, un po’ esterno d’attacco e un po’ quarto di centrocampo. Insomma, Allegri lo utilizza dove serve e quando serve. Non per questo il suo contributo è stato meno rilevante (ha segnato anche una rete). Probabilmente avrebbe trovato ancora più spazio Niccolò Fagioli, centrocampista dalle qualità tecniche purissime, ma fermo da ottobre 2023, quando è stato squalificato per il caso calcioscommesse. Fino a quel momento aveva collezionato 6 presenze e probabilmente una maglia da titolare fisso sarebbe stata sua per tutta la stagione. Nella lista di quelli che possono ancora emergere ci sono Nicolussi Caviglia (già 7 presenze) e i nuovi emergenti: Nonge e Cerri. Saranno famosi, insomma, ance loro.

Mentre pare tramontato l’astro nascente di Kean, che dopo le 12 presenze di inizio stagione si è eclissato, al punto che la Juventus lo avrebbe ceduto all’Atletico Madrid a gennaio: cessione saltata a causa dei problemi fisici emersi nell’attaccante al momento delle visite mediche.

Storie diverse in casa Napoli dove praticamente è rimasto solo Contini tra quelli cresciuti nel settore giovanile. Gaetano, campione d’Italia lo scorso anno con Spalletti, ha messo insieme 13 presenze e il gol di Lecce prima di decidere di fare la valigia e trasferirsi in Sardegna per provare l’impresa salvezza con il Cagliari. Scelta di opportunità, visto che a Napoli le porte del campo sono apparse sbarrate anche dopo l’arrivo dell’oggetto misterioso Dendoncker. A gennaio sono partiti per altri lidi Zanoli e Zebin che in metà stagione avevano collezionato appena 15 presenze. L’esterno d’attacco è stato protagonista nella semifinale di Supercoppa contro la Fiorentina con una doppietta, salvo poi comunque lasciare Napoli per il Monza alla ricerca di maggiore spazio. Questione di priorità, visto che in azzurro si è preferito di puntare su altri nomi. Politica diversa rispetto alla Juventus, dove invece Allegri ha saputo dare spazio e continuità ai ragazzi del vivaio ricevendo in cambio prestazioni importanti, a volte anche determinanti. Proprio contro il Napoli Yildiz è uno dei principali indiziati per una maglia da titolare viste le condizioni non ottimali di Chiesa. Ha 18 anni e una voglia matta di mangiarsi il mondo. Lo ha capito bene Allegri che poco alla volta lo ha valorizzato e lo sta portando a concludere un percorso di crescita.

© RIPRODUZIONE RISERVATA