Milan, indagini anche sul prezzo di vendita del club di 1,2 miliardi dal fondo Elliott a RedBird

Ecco le 40 parole chiave nei dispositivi

Milan, indagini anche sul prezzo di vendita del club di 1,2 miliardi dal fondo Elliott a RedBird
Milan, indagini anche sul prezzo di vendita del club di 1,2 miliardi dal fondo Elliott a RedBird
Mercoledì 13 Marzo 2024, 13:15 - Ultimo agg. 13:25
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C'è anche la congruità del prezzo della vendita del Milan tra i temi al centro dell'inchiesta milanese che pone dei dubbi sulla effettiva cessione della squadra rossonera dal fondo Elliott a RedBird. È quanto si è appreso da ambienti giudiziari milanesi. Il club è stato comprato formalmente per circa 1 miliardo e 200 milioni di euro, cifra che negli ambienti è da tempo ritenuta troppo alta. Le indagini puntano a far luce anche sul motivo della presunta simulazione di compravendita. La Gdf e i pm sono già al lavoro sulle carte sequestrate ieri per accertare le ragioni che ci sarebbero dietro l'operazione.

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Milan, le discrepanze sulla vendita

Ci sono «rilevanti discrepanze» tra quanto comunicato da RedBird, il fondo di Gerry Cardinale che ha comprato il Milan nell'agosto 2022, alla Sec, la commissione di vigilanza sui mercati statunitense, e quanto riferito, invece, «al consiglio di amministrazione» del club «in merito alla provenienza dei fondi utilizzati per finalizzare l'acquisto delle azioni» della società rossonera. È uno dei temi, come emerge dal decreto di perquisizione eseguito ieri dal Nucleo speciale di polizia valutaria della Gdf, su cui si stanno concentrando le indagini della Procura di Milano, che vedono tra gli indagati l'ad Giorgio Furlani e il predecessore Ivan Gazidis.

In particolare, stando agli atti, al cda del Milan, l'11 giugno 2022, ossia prima del closing, sarebbe stato comunicato che a versare 400 milioni di euro, ovvero una parte dell'oltre 1 miliardo per l'acquisto, sarebbe stato il fondo «Rb Fund Iv Fc Aiv Cv» che non compare, invece, negli atti inviati da RedBird alla Sec. Dal «form adv» aggiornato al 31 marzo 2023 depositato alla Sec, infatti, scrivono i pm che indagano con l'ipotesi che Elliott controlli ancora il Milan, risulta che quel fondo indicato per l'acquisto al cda rossonero «non è un fondo di investimento gestito da RedBird». Da qui il sospetto, secondo l'accusa, che «la maggior parte del capitale utilizzato per la compravendita» sia «proveniente da un veicolo societario non riferibile a RedBird».

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Le 40 parole chiave

Sono oltre 40 le parole chiave da utilizzare per la «ricerca mirata dei documenti di interesse investigativo» nei dispositivi telefonici, supporti informatici e telematici, sequestrati ieri all'ad del Milan Giorgio Furlani e del suo predecessore Ivan Grazidis, due dei quattro indagati nell'inchiesta della Procura di Milano sulla cessione, ritenuta dubbia, della squadra rossonera dal fondo Elliott a RedBird avvenuta nell'estate 2022. Lo si legge nel decreto di perquisizione e sequestro eseguito dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Gdf su delega dei pm Giovanna Cavalleri e Giovanni Polizzi che hanno ipotizzato il reato di ostacolo all'attività di vigilanza della Figc per l'assenza di trasparenza e completezza nella comunicazione «sull'effettiva proprietà della società».

Il periodo delle ricerche

Le parole indicate nell'atto saranno la guida per la ricerca di elementi utili alle indagini a partire dal dicembre 2021: si va da redline a prince, da vendor notes e confidentiality letter a lille e tolosa. E poi, oltre ai nomi dei fondi e società coinvolti nella compravendita, ci sono i termini come kaiser, pegno, stock, zoro, vento, genio, covisoc e investorcorp. Inquirenti e investigatori in questo modo cercano riscontri alla loro ipotesi, ritenendo inoltre «necessario - si legge nell'atto - approfondire i diversi passaggi delle trattative attualmente in corso in vista della prospettata prossima cessione di parte delle azioni di Ac Milan spa agli investitori interessati».

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