L’aria si fa tesa a Trigoria: la questione arbitrale comincia a diventare ingombrante. E preoccupante. I torti subiti sono costati tre sconfitte: la rabbia della Roma si legge, dunque, in classifica, con la Champions a rischio. Sui 3 ko (e quindi zero punti) in 8 partite di campionato hanno pesato le decisioni sbagliate dei direttori di gara e dei loro collaboratori. Va bene il basso profilo, ma la società giallorossa sta pensando di muoversi, almeno in via informale: non può tollerare altri errori gravi, come quelli delle partite perse contro la Lazio e la Juve. Inquadrata sotto la lente di ingrandimento anche la caduta di Verona. E, come se non bastasse, è finita male pure una gara vinta, quella contro l’Udinese. Senza dover presentare alcun dossier, sono state intanto contate le gaffe di 4 match. Adesso, dopo l’addio di Fienga, toccherà al gm Pinto (parlerà in diretta tv prima della gara contro il Bodo Glimt), con il coo Lombardo (tiene i rapporti con le istituzioni sportive), bussare al portone del Palazzo (Figc e Lega) per manifestare l’inquietudine dei Friedkin per il trattamento ricevuto in metà degli incontri giocati.
VENTO CONTRARIO
Orsato è l’ultimo arbitro ad aver fatto infuriare la Roma.
ELENCO DETTAGLIATO
Il profilo di Orsato fa riflettere la Roma: se Rocchi ha mandato un internazionale, la protesta perde vigore. Ma è la lista degli errori, compilata rivisitando 4 partite, a preoccupare. Al Bentegodi contro il Verona l’ammonizione ingiusta di Maresca a Veretout all’alba del match: ha condizionato la prestazione del centrocampista. È l’episodio meno eclatante. Peggio Rapuano con l’espulsione esagerata di Pellegrini (secondo giallo) nel recupero della gara contro l’Udinese all’Olimpico. Rosso pesantissimo: è costato il derby al capitano. E, contro la Lazio, Guida non ha fischiato il fallo da rigore di Hysaj su Zaniolo. Il gioco non è stato interrotto e l’ex Pedro ha realizzato la rete del 2-0. Se l’arbitro fosse intervenuto, non avrebbe poi concesso il rigore: il Var avrebbe segnalato il fuorigioco di Zaniolo. Ma il punteggio non sarebbe cambiato, restando sull’1-0. Non solo arbitri. Presto Pinto e Lombardo saranno ascoltati dalla Procura Federale sull’inno. La Roma si chiede come mai alla Juve sia permesso di farlo ascoltare dopo quello della Lega. All’Olimpico non è possibile. Dalla Lega filtra una giustificazione: quella bianconera è una canzone e non un inno. Meglio riderci sopra.