Valore aggiunto. Sguardo attento, concentrato a seguire le fasi del match, seduto in panchina accanto al centroboa catanese Emiliano Aiello. Doppio l’effetto nel rivederlo alla Scandone e in rossoverde. Il suo ritorno al Posillipo ha elettrizzato l’ambiente, ridestato speranza, riacceso entusiasmo. Scossa Pino Porzio, davvero. Per alzare l’asticella e non solo. Da palombella gloriosa a direttore tecnico è un passo, un tratto di penna, dall’inchiostro (clorato) inconfondibile. Un regalo anticipato per il suo 56esimo compleanno in vista del 26 febbraio. L’oro olimpico a Barcellona 1992 ha tanto da dare ancora ai giovani e al movimento. Valida più che mai la sua lezione sportiva a distanza di 30 anni esatti dai successi in Coppa del Mondo (Atene 1993), agli Europei (Sheffield 1993) e ai Giochi del Mediterraneo (Linguadoca-Rossiglione 1993).
Per capitan Paride Saccoia e compagni si tratta molto di più di una novità.
Chissà cosa avrà detto il più piccolo dei fratelli Porzio ai ragazzi di Roberto Brancaccio alla vigilia della trasferta in Sicilia. Li avrà sicuramente motivati a dovere per il 16esimo turno di A1. Mancherà lo squalificato Giuliano Mattiello, causa il rosso rimediato per brutalità nel match infrasettimanale vinto con il Bogliasco (7-6). «Siamo molto contenti per la vittoria sofferta ottenuta contro i liguri alla Scandone», racconta Saccoia. «È stato un successo fondamentale per il nostro cammino», assicura il numero 12.
Domani pomeriggio (ore 15) a porte chiuse alla Piscina Olimpica. «Discorso diverso sarà affrontare la Telimar Palermo, formazione che gioca bene e che sta disputando un ottimo campionato», annuncia il centrovasca classe 1989. «Proveremo a giocare di squadra, determinati, concentrati e convinti. Faremo la nostra partita per raggiungere un buon risultato», conclude il leader posillipino, «anche se l'assenza di Mattiello è penalizzante».