«Devo giocare altre quattro partite prima della trasferta di Salerno e sono già diffidato. Adesso come faccio?». Dopo Fiorentina-Atalanta del 17 aprile, terminata con il quarto cartellino giallo del campionato, la saudade della salvezza 7% conquistata in granata e la voglia di ritornare all'Arechi sabato da avversario avevano assalito Ederson José dos Santos Lourenço da Silva.
«Salernitana-Atalanta non l'avrebbe voluta saltare per nessuna ragione al mondo e gli è riuscito l'ultimo dribbling: si è preso il rischio, è stato attento a non finire sul taccuino dell'arbitro per non incappare nella squalifica». La voce narrante è del salernitano Sergio Standoli, amico, traduttore e segretario di famiglia. Il legame forte con Ederson, che adesso segue come un'ombra anche a Bergamo, «è nato spiega quando l'ex diesse della Salernitana, Walter Sabatini, mi chiese di chiudere il libro di italiano e casa a San Paolo per diventare a Salerno l'interprete dei brasiliani. Poi abbiamo pianto insieme, di gioia».
Il 22 maggio, nella notte orribile divenuta all'improvviso favolosa grazie alle barricate del Venezia contro il Cagliari, Ederson non era in campo a causa della squalifica (diffidato, fu ammonito ad Empoli) e non poté aiutare i compagni.
Al suo ingresso in campo, fin dal riscaldamento pre gara, non mancheranno gli applausi: mezzala di qualità e rendimento, ha fatto anche le fortune del patron Iervolino. «Arriva lui, bello bello». Così la Salernitana infiammò i social dopo una scintillante prestazione di Ederson a Genova contro la Sampdoria. Pepita e plusvalenza, è stato il valore aggiunto in campo, l'anno scorso, e il tesoretto della Salernitana nella sessione estiva del calciomercato. Ci sono voluti 25 milioni di euro 14 cash e 11 compensati con il cartellino di Lovato come contropartita tecnica - per pareggiare il valore di mercato di Ederson. Poi la Dea è diventata a propria volta bottega cara: ha fatto scivolare sabbia nella clessidra per Okoli (la Salernitana in estate ci riproverà) e nella sessione invernale per Zortea, proponendo la cessione a titolo definitivo anziché il prestito.
A proposito di cursori di fascia, a maggio la prospettiva si è ribaltata: l'ippocampo ha discreta abbondanza Mazzocchi a destra, Bradaric ritorna dalla squalifica e la Dea è in totale emergenza. Gasperini, infatti, ha perso anche Maehle per squalifica, Hateboer ha finito la stagione, Ruggeri non ha ancora ripreso. La soluzione più probabile è lo spostamento di Zappacosta a sinistra e l'inserimento di Soppy a destra. Stagione finita (guaio muscolare) anche per Palomino. Privo di Boga per distorsione alla caviglia, l'allenatore orobico dovrà rinunciare con tutta probabilità anche a Hojlund e Lookman, l'attaccante che esulta mimando il cannocchiale. Lo fa anche Boulaye Dia, che sabato riavrà Piatek come partner in prima linea. Ci sono buone notizie anche su Candreva: il numero 87 dei granata ieri si è allenato con i compagni e Sousa dovrebbe schierarlo da sottopunta oppure fargli fare staffetta con Kastanos. Mazzocchi presidierà la fascia destra e Bradaric giocherà a sinistra. Nel modulo 3-4-2-1, in mediana potrebbe esserci spazio anche per uno tra Nicolussi Caviglia o Bohinen al posto di Vilhena. Ieri Pirola si è regolarmente allenato con i compagni. Lo ha fatto anche Gyomber ma è stato precauzionalmente dispensato dalle esercitazioni finali. Oggi, però, lo slovacco dovrebbe partecipare alle prove generali e lanciare definitivamente la propria candidatura per un ritorno tra i titolari, nel terzetto di difensori insieme a Pirola e Lovato o Daniliuc.