Perdere non fa mai piacere, ma Danilo Iervolino non era contrariato per la sconfitta in sé mercoledì sera all'uscita dal Franchi. In casa Salernitana si convive con una divergenza (genuina, ma pur sempre tale) interna che fa vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto a seconda di chi lo guarda. Il presidente si aspettava qualcosa in più dal bottino pur soddisfacente accumulato finora. Ha visto la partita accanto all'ad Milan e ai suoi fidati consiglieri in ambito legale, Francesco Fimmanò e Rino Sica.
Tra una boccata e l'altra alla sigaretta elettronica, Iervolino avrebbe esternato una certa disapprovazione per l'approccio alla gara ed alcune scelte tecniche di partenza, lasciando trasparire delusione anche in un estemporaneo colloquio con alcuni tifosi incontrati all'esterno. Indice puntato sulle esclusioni di Bradaric e Dia, spifferano i bene informati. Lo ha detto chiaramente ad inizio campionato («Puntiamo al decimo posto») e ribadito più volte in seguito: il massimo dirigente vuole una Salernitana in grado di mostrare un bel calcio e di giocarsela con tutti, ha speso tanto sul mercato ed è legittimamente ambizioso, mira a chi è avanti, mentre Nicola continua a guardarsi alle spalle, predicando umiltà, lavoro e piedi per terra verso l'obiettivo salvezza.
Lo ha sottolineato prima della Cremonese («Sarà una partita che ci riporta alla nostra dimensione, dobbiamo essere pratici») e poi anche nel post-gara di Firenze, parlando del Monza: «Affronteremo una squadra che lotta per il nostro stesso obiettivo». Chiaro. Dall'altro lato, la proprietà dice «si, però». Al netto dei crucci il patron mette insieme i mattoncini e si prepara a trarre il primo mini bilancio stagionale. Domenica sarà allo U-Power Stadium, un messaggio per tutto l'ambiente, l'occhio che vorrà ingrassare il cavallo. All'inizio della prossima settimana Iervolino dovrebbe incontrare Morgan De Sanctis e l'allenatore per fare il punto, ma attenzione a come andrà a Monza. Resta ufficialmente ancora da capire in che modo sarà orchestrata la lunga sosta (quattro amichevoli, si resterà a Salerno), ma bisognerà anche dirsi cosa va e cosa non va. Senza drammi, il cavallo di cui sopra non avrebbe motivo per imbizzarrirsi.
Però occorre una raccolta franchezza, perché c'è pure da pianificare il mercato di gennaio: su che basi, con quali idee in entrata, in uscita e poi sui riscatti di giugno? Vilhena sta deludendo, renderlo tutto granata costerebbe 3,5 mln e c'è da riflettere.
Oltre cinquanta salernitani, con in testa il club Mai Sola di Antonio Carmando, denunciano il completo «abbandono» a sé stessi a fine partita a Firenze: «L'anno scorso furono messe a disposizione delle navette per rientrare in stazione, mentre stavolta nulla. Era tarda serata, i taxi tutti occupati. Siamo stati invitati a toglierci sciarpe e cappelli e a tornare verso la stazione a piedi, rischiando di essere aggrediti da ultras fiorentini che ci avevano puntato. La prevenzione dovrebbe risiedere anche in questo, perché il pericolo incidenti non c'è quasi più in area stadio, ma per le strade delle città». Domenica in Brianza, poi la pausa. Si riprenderà il 4 gennaio all'Arechi contro il Milan all'ora di pranzo (16ma giornata) e via via con tutte le altre. Ieri la Lega di Serie A ha reso noti orari e date dalla 22ma alla 29ma giornata: spiccano le due trasferte di lunedì sera (a Verona il 13 febbraio, a San Siro contro il Milan esattamente un mese dopo). Le gare contro Spezia e Inter sono programmate con riserva e potrebbero subire spostamenti in base al cammino di liguri e nerazzurri tra Coppa Italia e coppe europee. Il 21 marzo prossimo la Lega Serie A comunicherà le date successive, dalla 30ma alla 35ma giornata.