Salernitana, in difesa arriva anche Manolas e Fazio ci prova

Lo svincolato greco da oggi a Salerno mentre l'argentino spera nel recupero

Manolas con la maglia del Napoli
Manolas con la maglia del Napoli
di Pasquale Tallarino
Giovedì 8 Febbraio 2024, 09:17
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La rivoluzione in difesa è stata completata. Ieri sera, all'ultimo tuffo come ama ripetere, Walter Sabatini ha avuto il via libera per ingaggiare anche Kostas Manolas. Il difensore greco classe '91, figlioccio calcistico del dg della Salernitana, sarà in città oggi e potrebbe anche presenziare all'allenamento pomeridiano allo stadio Arechi, a porte aperte. La dose ulteriore di esperienza, funzionale alla volata salvezza, viene dunque trasferita alla retroguardia che a Torino ha già cambiato volto. Pierozzi, Boateng e Pellegrino, quest'ultimo al posto dell'infortunato Pasalidis (tutore alla spalla), saranno riconfermati contro l'Empoli domani sera.

Boateng è pronto alla sua prima partita allo stadio Arechi. Jerome è già il leader, ha imposto in fretta il proprio carisma, la personalità. Ha guadagnato subito la fiducia della squadra e lo ha dimostrato a Torino quando ha neutralizzato Zapata e Sanabria, alternandosi in marcatura con i compagni di reparto. La sua precedente e lunga inattività di nove mesi, interrotta in Piemonte, induce però Inzaghi ad usare il bilancino: in trasferta lo ha richiamato in panchina dopo un'ora di gioco e adesso l'allenatore prova a tenerlo in campo per un periodo maggiore ma cerca anche di allargare le rotazioni per trovare un giocatore da utilizzare all'occorrenza. La buona notizia è il ritorno in gruppo di Pirola, a questo punto la prima alternativa. Sospiri e speranze, invece, accompagnano la vigilia di Fazio: sta smaltendo i postumi del colpo al quadricipite con edema, conseguenza di una ginocchiata fortuita ricevuta da Ochoa in allenamento.

Fazio ha inaugurato la settimana in palestra con esercizi specifici di potenziamento, poi ha cominciato a fare capolino in campo. Vuole esserci, vuole dare una mano e Inzaghi non getta la spugna ma la valutazione sarà al solito presa d'equipe, dopo il consulto decisivo con lo staff sanitario.

Manolas sarà spettatore interessato, pronto a riabbracciare Fazio. Ai tempi della Roma e della loro sfida del cuore contro il Barcellona, gli sussurrò: «Passiamo il turno: segno io oppure segni tu». Il suo contratto è stato siglato con scadenza giugno 2024. In caso di salvezza, c'è opzione di rinnovo per due anni, a cifre ritoccate. Manolas ha giocato la sua ultima partita negli Emirati Arabi con lo Sharijah, il 29 dicembre. Poi è ritornato in Grecia e da lì raggiungerà l'Italia. È mancino ma ama giocare sul centrodestra, tant'è che ai tempi del Napoli, in coppia con Kalidou Koulibaly ma nella difesa a quattro, era il senegalese, sebbene di piede destro, a posizionarsi sul centrosinistra. Ieri mattina la trattativa sembrava tramontata ma poi Sabatini, che non lo ha mai mollato, ha piazzato l'affondo decisivo. L'alternativa Mustafi non ha convinto fino in fondo: 3 presenze in seconda serie spagnola con il Levante l'anno scorso, 15 negli ultimi due anni e appena 813' totalizzati. In attesa di Manolas, spazio a Pierozzi contro l'Empoli. Poi a Zanoli e Bradaric sulle fasce, a Maggiore e Basic in mediana (ieri è rientrato Coulibaly e si è allenato di pomeriggio).

Ai gol dovrà pensare Dia: non segna dal 10 novembre in trasferta contro il Sassuolo e in casa non lo fa dal 22 ottobre contro il Cagliari, insegue la cinquantesima rete sommando le marcature nei cinque principali campionati europei. «Sei pronto?», scrive e domanda Antonio Candreva, attraverso i social. Calcia fortissimo: lancia il pallone ovviamente verso gli spalti ma anche e soprattutto nel mischione della salvezza. «Le altre pericolanti si staranno chiedendo: se non retrocede la Salernitana, a chi tocca? Facessero loro, di sicuro noi non retrocediamo». Così esordì Walter Sabatini lo scorso 23 dicembre, prima di imbattersi in Boateng, prima di incollare Dia alla Salernitana, ottenere Basic e riscoprire Mast'Antonio.

Al punto che ieri, in replica al messaggio di carica inviato dal numero 87 granata e subito fagocitato dai tifosi, il direttore generale ha risposto: «Le tue giocate sono il ristoro della mia anima». Quando Candreva arrivò a Salerno, lo facevano giocare larghissimo sulla fascia: corse e rincorse anziché idee ed ispirazione il più possibile a ridosso dell'area di rigore per pescare il jolly. Acqua passata. Candreva duetterà con Kastanos: hanno imparato a trovare traiettorie e tra loro c'è sintonia, si cercano in campo e sanno costruire gioco. Inzaghi, però, non molla Tchaouna e lascia uno spiraglio nel ballottaggio con Kastanos, un filo di dubbio.

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