Salernitana, sprint Mazzocchi: «Restiamo uniti e lottiamo insieme»

L'esterno punta a rientrare per la partita contro il Monza

Pasquale Mazzocchi
Pasquale Mazzocchi
di Pasquale Tallarino
Martedì 21 Febbraio 2023, 08:17
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Tredici novembre, cento giorni fa: tutto cominciò a Monza, anzi ricominciava. La Salernitana ponderò di nuovo pesi e contrappesi dell'esonero di Nicola dopo una partita persa da dominati. I monzesi sugli spalti cantavano Cochi e Renato. Rimase inascoltato questo verso: «E la vita l'è strana: basta una persona, che si monta la testa... è finita la festa». Se sono undici, diventa impresa da titani. Il patron Iervolino non aprì la botola: c'era il mercato e c'erano punti di vantaggio, ampio margine; c'erano i Mondiali per Dia. Cento giorni, è arrivato il gong: +4 sulla salvezza, in diffuso senso di timore e precarietà da prendere a pallonate. Conterà solo vincere.

Oggi ritorna in campo Mazzocchi: in gruppo, negli schemi, non dal 1'. «Parla con il suo body language», ha detto Paulo Sousa. Ieri, pausa per tutti, «Pako» si è allenato: vuole esserci, ha alzato la mano con Maggiore. Mazzocchi, il sogno estivo del Monza, ha suonato la carica dopo il ko contro la Lazio. Ecco il suo messaggio social, il suo invito all'adunata: «Siamo una squadra, un gruppo forte ma nei momenti difficili si tende sempre a guardare il bicchiere mezzo vuoto. Quasi sempre ci si lascia trascinare dalla situazione che ci circonda ma non deve essere sempre così. Ora è il momento di stare tutti uniti, ora è il momento di stringersi e di lottare assieme. Parlo alla squadra, alla società, ma soprattutto a Salerno. Ora è il momento di fare scudo tutti quanti. Ora è il momento di fare la differenza. Macte animo».

In campo ci sarà Lovato. Ha già tante partite sul groppone, il timore lo può e lo deve lasciare nello spogliatoio, perché la prossima con il Monza inizia ad essere una partita da dentro o fuori. Non a caso Lovato ieri era in salotto a fare potenziamento atletico. Lo ha voluto raccontare attraverso Instagram: esercizi su esercizi, goccia a goccia, adesso il momento è delicatissimo ed è bene affrontare le partite con la stessa fame dello Spezia e del Verona. Se Mazzocchi è simbolo di resistenza e resilienza, occhio a Gyomber: lo è altrettanto. Norbert ha un carattere all'apparenza un po' ruvido - i teloni del Mary Rosy raccontano che pure lui abbia body language e che talvolta sbracci e sbuffi un po' - ma accade perché ha il fuoco dentro, ha la smania, tiene moltissimo alla maglia granata ed è resiliente. Lo sa bene, lo slovacco lo ricorda bene da unico superstite: maggio 2021, pareva tutto precipitare all'Arechi in B sotto i colpi del Monza di Balotelli, eppure la Salernitana che era gruppo e monolite seppe reagire e ribaltare le sorti del campionato. La salvezza non sa che farsene di pretendenti belline, occorre digrignare i denti (senza però farsi accecare dalla furia agonistica come ha fatto Bronn, che poi ha chiesto scusa ad arbitro e società, dopo l'espulsione), trascinare il pubblico dalla propria parte. Contrasto su contrasto, conquista su conquista, con i calciatori e gli uomini giusti in campo. E il capitano? C'era una volta il comandante, uno di quelli senza amici né fratelli. Raccontano che Fazio ne abbia ancora per una settimana, poi dovrebbe ritornare utile alla causa. A suo modo, pure questo è body language. Però il capitano la Salernitana lo ha sempre avuto, a prescindere. In attesa di Mazzocchi, ecco Candreva.

Cento giorni dopo ecco il Monza che nel frattempo ha interrotto contro il Milan una striscia di ulteriori sette risultati utili nel 2023, tredici punti su ventuno, pareggi contro Fiorentina e Inter, vittoria di prestigio in casa Juventus, blitz a Bologna. Ancora Cochi e Renato: «La vita è strana». Capita, ad esempio, che un giocatore entri in campo a Monza, nonostante sia già gravato da ammonizione subita dalla panchina, e che poi subisca la seconda ammonizione e venga espulso. È accaduto davvero, cento giorni fa: Candreva espulso in Brianza saltò il Milan per squalifica, nel frattempo si fece male Mazzocchi in Nazionale. E nel frattempo è toccato a Sambia. Che però Paulo Sousa sta tenendo nel mischione: lo sta provando anche a sinistra alternandolo a Bradaric e lo ha fatto entrare nello spezzone di Salernitana-Lazio. Il portoghese lo ha detto: «Pensiamo che Candreva dentro il campo possa essere una buona soluzione». In questo caso, Sambia a destra e Bradaric sulla corsia mancina, uno tra Crnigoj e Bohinen in coppia con Coulibaly. Telegramma di Crnigoj in mixed zone: «Abbiamo spinto per 60 minuti e po abbiamo pagato per errori. La prossima gara sarà fondamentale: possiamo fare punti. Prima volta a due, a centrocampo: Sousa ha altre idee rispetto a Nicola e un diverso stile di gioco, pressa molto di più». Terapie per il polpaccio di Boulaye Dia ma c'è fiducia: può, anzi deve essere recuperato per fare gol. Un antipasto di Salernitana-Monza c'è stato ieri a Milano: Iervolino e Galliani hanno partecipato alla cena di beneficenza United for Ukraine, organizzata da Shevchenko.
 

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