Benevento, Inzaghi sale in vetta:
«Fantastici, ma piedi per terra»

Benevento, Inzaghi sale in vetta: «Fantastici, ma piedi per terra»
di Gianrocco Rossetti
Domenica 20 Ottobre 2019, 17:30
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La vittoria del Benevento contro il Perugia è stata combattuta, sofferta ma alla fine fortemente voluta. Nel post partita, Inzaghi è lo specchio della soddisfazione: «La squadra giallorossa ha fatto qualcosa di fantastico. Ho poco altro da aggiungere se non i complimenti ai miei ragazzi, con i quali pubblicamente sono sempre un po' avaro di elogi, ma stavolta li meritano davvero tutti. Sono molto fiero dei miei calciatori ha detto -. È vero, probabilmente nella prima frazione abbiamo sbagliato qualcosa sotto porta ma non potevo immaginare di giocare in inferiorità numerica per un tempo (il secondo, in virtù dell'espulsione di Tello, ndr) e subire un solo tiro in porta. Anzi, se vogliamo essere precisi in dieci contro undici abbiamo avuto noi con Insigne l'occasione migliore per raddoppiare. Ma in quel momento abbiamo speso tante energie in inferiorità numerica e quando ci siamo ritrovati dieci contro dieci non potevamo avere le stesse forze del Perugia. Sono felicissimo ma consapevole che non abbiamo fatto ancora nulla. La squadra deve mantenere i piedi per terra. In verità abbiamo complicato noi una partita senza complicazioni. Armenteros sanguinava e l'arbitro avrebbe dovuto fermare il gioco, non lo ha fatto e ci siamo innervositi. Da quel momento abbiamo sbagliato noi, con l'espulsione di Tello. Non saremmo dovuti cadere nel nervosismo. Per tutte queste ragioni, pensando a come è andata, possiamo dire che è una vittoria che vale doppio».

Inzaghi, poi, ha spiegato ancor più il suo pensiero. «Pensavo che la squadra calasse ma non è successo, perché i ragazzi sono stati entusiasmanti. Tuia è stato straordinario al centro e Antei può giocare bene sulla destra. Sono tanti i calciatori bravi in questa rosa e non è facile fare le scelte e lasciare fuori anche chi meriterebbe di giocare. Non voglio spendere parole per un solo calciatore. Tutti meritano un encomio speciale a partire dal portiere, la linea difensiva, i mediani, gli esterni e finendo con gli attaccanti, che sono stati i primi difensori. Questa squadra può crescere ancora molto, ma queste partite ti danno grande consapevolezza».

Deluso dal risultato Massimo Oddo, tecnico del Perugia: «Non abbiamo fatto una buona partita, senza quella pazienza che invece dovevamo avere ha esordito l'ex difensore del Milan -. Ci è mancata la personalità e il coraggio per giocare di più ed essere sereni. Abbiamo perso sulla malizia, sull'essere scaltri. Caratteristiche che i giocatori del Benevento hanno, perché sono calciatori di categoria superiore e spostano gli equilibri su questi aspetti. Alla fine la gara è stata equilibrata. La partita complessivamente è stata bruttina, anche per merito del Benevento, con cui non devi arrivare allo scontro fisico, cosa che noi abbiamo fatto, sbagliando».

Uno dei protagonisti di giornata è stato sicuramente Alessandro Tuia, chiamato all'esordio stagionale dal primo minuto. «Vincere partite così dure è davvero bello ha ribadito il difensore ex Salernitana . Potevamo anche chiudere la contesa prima e con qualche gol in più. È normale che è venuto anche un po' di timore ripensando alla Virtus Entella, ma quell'esperienza ci è servita proprio per assicurarci questa vittoria. Mi sono sentito bene. Non giocavo titolare da mesi e per questo mi ritengo soddisfatto della prestazione. Adesso ci aspetta un mini-ciclo di gare difficili. Cercheremo di mettercela tutta per ottenere il meglio». Il goleador di giornata Armenteros era ebbro di felicità anche per aver fatto gol sotto gli occhi del figlio, giunto dall'Olanda. «Era importante vincere per confermarsi al primo posto. Sono contento per il gol. Ho subito una ginocchiata in testa, ma l'arbitro non ha interrotto il gioco e alla fine è stato espulso Tello. Nel primo tempo non è stato fischiato un rigore nei miei confronti perché Gyomber mi ha falciato in area. Nonostante tutto ciò, abbiamo vinto grazie al sacrificio di tutti».
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