Benvento-Coda, fermo il rinnovo:
il futuro è a un bivio

Benvento-Coda, fermo il rinnovo: il futuro è a un bivio
di Luigi Trusio
Venerdì 10 Gennaio 2020, 08:43
3 Minuti di Lettura
Con o senza rinnovo, Massimo Coda è destinato a restare al Benevento almeno fino a giugno. L'attaccante, pur essendo al centro di un intrigo di mercato, non sembra avere grosse alternative. Alla fine la migliore offerta che ha ricevuto finora, forse l'unica, tangibile è quella che gli ha avanzato il Benevento per il prolungamento del contratto. Una proposta triennale che comunque si aggira su cifre importanti, più o meno le stesse che percepisce ora. Dalle altre pretendenti finora solo timidi sondaggi e richieste di informazioni, qualche telefonata al procuratore e nulla più. Per adesso la situazione è in stand by, ma è difficile che possa cambiare nell'immediato. Per diverse ragioni. La prima è che il Benevento non ha intenzione di cederlo a gennaio senza chiedere un adeguato indennizzo. Regali non se ne fanno, a maggior ragione se si tratta di club che militano nel campionato cadetto. La seconda: per chiunque volesse ingaggiarlo, sapendo che ha il contratto in scadenza al 30 giugno, sarebbe molto più conveniente farlo per il prossimo anno che per la stagione in corso. E poi un passaggio ad altro club a parametro zero sarebbe molto più vantaggioso anche per lo stesso Coda, in modo che i soldi risparmiati per il cartellino possano essere utilizzati per esaudire le richieste economiche del suo entourage. Quarto: le squadre che possono garantirgli uno stipendio parametrato a quanto richiesto al Benevento sono pochissime. Società solide e solvibili come Frosinone e Salernitana, tanto per fare un esempio, che pure avevano fatto un pensierino al bomber, dopo aver saputo dell'entità della cifra si sono ritirate dalla corsa. Il Monza, che sembra il più interessato, primo in classifica nel girone A della Serie C con 10 punti di vantaggio sul Pontedera, è andato in rete con 15 giocatori differenti e non ha tutta questa urgenza di anticipare i tempi e svenarsi. Tra l'altro, Coda non è disponibile a scendere in C neppure di passaggio e per un solo semestre. Rimane la Cremonese, ma a spingere per Coda era Baroni, che lo aveva già voluto al Benevento. Il tecnico toscano è stato esonerato, e non è detto che Rastelli la pensi allo stesso modo. Tanto più che un'operazione del genere a gennaio costerebbe all'eventuale club acquirente, tra cartellino e contratto di tre anni al calciatore 31enne, fra i 3,5 e i 4 milioni di euro. Più indizi fanno una prova e dunque le possibilità che Coda rimanga nel Sannio al momento sono molto elevate. Quanto al rinnovo, le parti restano lontane, ma nel calcio mai dire mai. La continuazione del rapporto col Benevento garantirebbe a Coda la tranquillità di un (comunque sostanzioso) accordo triennale, la certezza di far parte di un progetto a lunga scadenza e la possibilità di giocarsi la permanenza (e magari un posto da terzo, quarto attaccante) in caso di promozione in A. Basterebbe solo addivenire a più miti pretese.
IL REBUS
C'è un solo ostacolo acché tale ipotesi si configuri, e non di poco conto. Siamo sicuri che dopo l'arrivo di Moncini la proposta che il Benevento ha formulato a Coda sia ancora valida? Il club giallorosso sul giocatore prelevato dalla Spal ha fatto un grosso investimento in prospettiva. Il ragazzo ha 23 anni e ampi margini di miglioramento, Pasquale Foggia ha puntato forte sulla sua definitiva esplosione. Questo semestre in B può essere il trampolino garantirsi uno spazio adeguato soprattutto in caso di Serie A. Il che, tradotto in soldoni, potrebbe significare che il Benevento, con il sacrificio economico fatto per Moncini, abbia ormai operato la sua scelta definitiva. E Coda? Restare fino a giugno sembra la strada più percorribile, con l'unica alternativa che è quella di inserirlo in un potenziale scambio, ma l'ingaggio fa da zavorra.
NEL MIRINO
In attesa di aggiornamenti nelle prossime ore, la squadra si allena a Roma (anche ieri doppia seduta tra palestra ed esercitazioni tecniche sul campo e, a sorpresa, la graditissima la visita di Simone Inzaghi, che è passato a salutare suo fratello Pippo), mentre il diesse prosegue il suo casting per innestare anche un difensore centrale. Ai nomi di Empereur, Krajnc, Tosca, Regini e Magnani, si è aggiunto quello di Luca Ranieri della Fiorentina. Come accaduto con Moncini, Foggia sta ancora inquadrando il bersaglio: non appena lo avrà a tiro, è pronto a sferrare il colpo.
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