Avellino nel derby con la Paganese
chiamato alla prova di maturità

Avellino nel derby con la Paganese chiamato alla prova di maturità
di Marco Ingino
Domenica 6 Marzo 2022, 12:18
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Senza tifosi al seguito per il divieto imposto dall'Osservatorio, senza Kanoute, escluso per la prima volta dall'undici titolare, senza Gigi Castaldo contro, che per l'ennesima volta è riuscito a non vestire i panni del nemico, ma con un atteggiamento più propositivo del solito, l'Avellino di Carmine Gautieri è riuscito a vincere a Pagani dopo oltre 70 anni. Una vittoria arrivata senza eccessivi patemi d'animo che consente ai biancoverdi di guadagnare punti di platino nella zona alta di una classifica in cui, nella giornata di domani, potrebbe verificarsi un altro stravolgimento a tavolino per le conseguenze del caso Catania.

Quanto basta, malgrado il sussulto del Bari, per far riaprire uno spiraglio di speranza all'Avellino persino nella lotta al primato. Si vedrà. Nel frattempo, alla sua terza apparizione sullo scanno irpino, il successore di Braglia ha raccolto il suo settimo punto. Confermando il 3-5-2 delle ultime due uscite, il trainer biancoverde ha adattato Dossena a braccetto di destra dell'esperto Scognamiglio confermato a dirigere la difesa. In mediana, invece, il recupero di Kragl ha permesso agli irpini di avere maggiore imprevedibilità bilanciando, almeno in parte, la rinuncia alla fantasia di Kanoute in favore del rientrante Murano schierato dal primo minuto al fianco di Riccardo Maniero. Un assetto da artiglieria pesante che non ha condizionato più di tanto quello dei padroni di casa raccolti in difesa intorno all'esperienza di Murolo, in mediana a quella di Zanini e in attacco alla velocità di un Diop alla ricerca del varco giusto. Esattamente come promesso alla vigilia da Gautieri, nei primi dieci minuti, l'Avellino è partito con il piede pigiato sull'acceleratore presentandosi per ben tre volte dalle parti di Baiocco per merito di un frizzantissimo Carriero.

L'ex Carrarese, dopo una triangolazione con Maniero, si è presentato davanti al portiere di casa ma si è fatto deviare il sinistro in corner. Successivamente, a parti invertite, è stato invece Maniero a non trovare la stoccata vincente all'altezza del dischetto del rigore. Eludendo il fuorigioco, poco dopo, Murano è riuscito persino a rubare il tempo a Murolo ma ha angolato troppo il diagonale. Tre squilli di tromba interrotti solo dalla rissa generata tra le due squadre, con annesse le panchine, dopo uno scambio di colpi bassi tra Scanagatta e Kragl. Riportata la calma a suon di cartellini gialli partendo dai fumantini Bensaja e Scognamiglio, l'Avellino si è ritrovato in vantaggio grazie ad una prodezza di Ciancio e una indecisione di Baiocco. Su angolo di Kragl, il terzino ha colpito di tacco sul primo palo sorprendendo il portiere di casa che, in maniera goffa, si è portato il pallone alle spalle. Costretta ad uscire dal guscio e a reagire, la Paganese ha fatto fatica a trovare spazi finendo per sparare a salve per la prima volta verso forte con Zanini ma il destro del play di casa è finito in curva. Più pericolosa, sul finire del primo tempo, la doppia incursione di Guadagni. L'esterno di casa ha prima chiamato Forte alla deviazione in corner da posizione defilata e, successivamente, si è divorato la palla del pareggio calciando debolmente da buona posizione su cross di Zanini.

Nella circostanza, oltre a Forte che ci ha messo una pezza, è risultato provvidenziale il piazzamento di Scognamiglio che ha sbrogliato la mischia a pochi passi dalla linea di porta. Nella ripresa Grassadonia si è ripresentato in campo con il più offensivo Firenze al posto del nervoso Scanagatta ma l'eccessiva prudenza dell'Avellino non gli ha permesso di farsi particolarmente pericolosa dalle parti di Forte.

Non a caso il primo tiro dalla distanza degli azzurrostellati è arrivato quasi dopo quindici minuti di studio con un destro di Tommasini intercettato dal portiere irpino. Una fiammata smorzata sul capovolgimento di fronte da una serpentina di Maniero che ha costretto Bensaja al secondo fallo. In superiorità numerica il marpione Kragl ci ha messo appena cinque minuti per chiudere i conti. Sfruttando un errore in disimpegno difensivo di Firenze, l'ex Foggia si è ritrovato con il pallone sul sinistro che, complice un rimpallo sullo stinco di Brogni, gli è rimbalzato davanti in maniera davvero invitante. Quanto basta per fargli caricare il sinistro ed esplodere la dinamite che ha fatto secco Baiocco. Una sorta di pietra tombale sul match anche se Diop e Manarelli hanno invano provato a riaprire la contesa mentre Kanoute si è visto negare per due volte consecutive la soddisfazione del tris da un reattivo Baiocco. Lo stesso portiere di casa, quasi per farsi perdonare l'errore sul gol di Ciancio, si è superato nel finale anche su Maniero evitando un passivo più pesante ad una Paganese sempre più con l'acqua alla gola dei playout.

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