Avellino, il presidente arriva all'allenamento e tiene a rapporto giocatori e tecnico

D'Agostino parla con la squadra

Il presidente dell'Avellino Angelo D'Agostino
Il presidente dell'Avellino Angelo D'Agostino
di Marco Ingino
Martedì 28 Febbraio 2023, 10:11 - Ultimo agg. 19:50
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Arrabbiato, deluso ma per nulla rassegnato ad un finale di stagione sempre più deludente, un po' a sorpresa, il presidente Angelo D'Agostino si è ieri pomeriggio presentato allo stadio per parlare con la squadra. Alla ripresa degli allenamenti fissata per le 15 al Partenio Lombardi, che normalmente iniziano con la riunione tecnica, il patron ha messo piede nello spogliatoio. Repentino il cambio del programma con il massimo dirigente che ha tenuto tutti a rapporto per provare a capire di persona il perché dei recenti risultati negativi.

Nel corso di quasi un'ora di duro confronto, Angelo D'Agostino ha più volte ribadito di essere particolarmente amareggiato per l'andamento di una stagione in cui non ha lesinato sacrifici economici. Sfogo rivolto sia ai calciatori, con in prima fila il capitano Casarini, che all'area tecnica, rappresentata dallo staff di Massimo Rastelli e il direttore sportivo Enzo De Vito, quest'ultimo sempre più in bilico dopo la richiesta degli ultrà di sollevarlo dall'incarico prima della scadenza del contratto fissata per il 30 giugno prossimo.


Parole dure, proferite con tono deciso, che sono andate a segno nella mente del gruppo. A testa bassa, con il morale mai così basso ma anche le porte aperte a tifosi e giornalisti, Marconi e compagni si sono presentati solo alle 16.20 in campo tra l'indifferenza dei pochi presenti.
In un clima quasi da funerale, con il cielo plumbeo mai così in sintonia, prima di avviare il lavoro Massimo Rastelli ha provato comunque a risollevare il morale dei suoi ragazzi piombati da tre settimane nel tunnel della crisi.

Inevitabilmente le tre sconfitte consecutive, precedute dalle due vittorie contro Potenza e Crotone che avevano illuso tutti, hanno lasciato il segno. Come se non bastasse all'orizzonte c'è una partita che, almeno sulla carta, si presenta come la classica impresa impossibile. Il Catanzaro dei quasi ex Vincenzo Vivarini e Pietro Iemmello, entrambi vicinissimi ai lupi lo scorso anno, viaggia ormai verso la conquista della cadetteria con numeri da record. Con dieci punti sul Crotone a nove tappe dalla fine, in casa giallorossa è addirittura iniziato il conto alla rovescia con l'entusiasmo che in città si taglia a fette. Per sabato al Ceravolo, fischio di inizio alle 17.30, è previsto il pubblico delle grandi occasioni anche perché in casa Iemmello e compagni non hanno lasciato nemmeno le briciole agli avversari: quindici vittorie in altrettante partite; nessun pareggio; nessuna sconfitta; cinquantuno gol fatti e appena quattro subiti.

Roba da far tremare i polsi a tutti anche se Rastelli, nel suo discorso di introduzione al lavoro settimanale, ha presentato la sfida come l'occasione giusta per il riscatto.


Una missione che per l'allenatore di Pompei è ampiamente alla portata semplicemente perché il suo Avellino ha sempre fatto soffrire le aquile nei due precedenti di quest'anno: 2 a 2 con clamorosa rimonta in campionato al Partenio Lombardi, con tanto di rigore parato a Iemmello da Pane, e 3 a 3 in Coppa Italia al Ceravolo ma sconfitta ai rigori per 7 a 5. Due precedenti a cui aggrapparsi con ottimismo anche se in Calabria non ci sarà Mamadou Kanoute, protagonista con gol e assist in entrambe le sfide. Con il senegalese resteranno in Irpinia anche i lungodegenti Ramzi Aya, Jacopo Dall'Oglio e Antonino Di Gaudio. Quest'ultimo non si è allenato perché avverte tuttora fastidio per l'edema che si è creato a seguito di una ginocchiata al quadricipite. In disparte, ma solo a scopo precauzionale, hanno svolto esercizi di scarico Trotta e Casarini mentre Tounkara ha marcato visita perché debilitato dall'influenza.
 

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