Avellino, dopo 19 partite Rastelli ritrova la Virtus Francavilla

Torna la difesa a tre, Russo potrebbe giocare dietro le due punte

Massimo Rastelli
Massimo Rastelli
di Marco Ingino
Venerdì 24 Febbraio 2023, 11:16
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Quattro mesi dopo, era il 22 ottobre scorso, Massimo Rastelli ritrova la Virtus Francavilla che lo tenne a battesimo al "Giovanni Paolo II". Malgrado lo spavento per la rimonta da 0 a 2 a 2 a 2 subita dai pugliesi, nel giorno del suo ritorno sullo scanno biancoverde, l'allenatore di Pompei visse un pomeriggio memorabile. Come nei film a lieto fine, scampata la paura, il tecnico riuscì a brindare ai suoi primi tre punti grazie ad una giocata personale di Dall'Oglio, centrocampista la cui assenza si sta avvertendo in maniera sempre più forte.

Diciannove gare dopo quell'esordio, un girone esatto, l'Avellino che Rastelli aveva ereditato con 8 punti in 9 gare al quart'ultimo posto ha scalato sei posizioni mettendo il piede in zona playoff, dove condivide l'ultimo gradino utile con il Latina.

Un leggero miglioramento ottenuto lungo un cammino altalenante di 7 vittorie, 7 pareggi e 5 sconfitte. Le ultime due, particolarmente dolorose contro Cerignola e Viterbese, hanno rovinato anche la media punti di Rastelli che adesso è scivolato a 1,48 a partita. Meglio del suo predecessore Taurino, 1 punto secco a gara, ma non certo soddisfacente per quelli che sono gli investimenti della società, le ambizioni della piazza e le aspettative dello stesso allenatore.

Il primo a non essere di certo contento di questo andamento lento è proprio il trainer partenopeo che in Irpinia sta vestendo anche il ruolo del manager al fianco del direttore sportivo Enzo De Vito. Un incarico che lo ha ulteriormente responsabilizzato agli occhi della tifoseria. Un nuovo ruolo, con annessi oneri e onori, che la scorsa settimana lo ha fatto finire nel mirino dello zoccolo duro della Curva Sud. Il coro nei suoi confronti, partito alla fine della gara persa in casa contro la Viterbese, lo ha inevitabilmente amareggiato ma non certo abbattuto. Da uomo di calcio, Rastelli si è rimesso al lavoro per individuare la soluzione tattica ai mali che in questa fase stanno affliggendo i biancoverdi soprattutto nel reparto arretrato. Non a caso, più degli otto gol realizzati nelle ultime quattro gare, a fare notizia sono state le otto reti subite in altrettante partite. Davvero troppe per non far scattare un campanello d'allarme e valutare qualche accorgimento tattico. Quello che appare più scontato riguarda il rispolvero della difesa a tre su cui Rastelli costruì le fortune del suo primo Avellino. Un sistema difensivo scelto e ripudiato dopo le prime giornate dell'era Taurino che ha condizionato non poco l'allestimento definitivo di un organico da cui a gennaio sono stati depennati Illanes e Zanandrea, interpreti sicuramente più adatti di qualcuno attualmente in rosa. Ma tant'è.

Dovendo adesso correre ai ripari è probabile che domani, fischio di inizio alle 14,30, in campo vadano gli unici tre difensori centrali rimasti arruolabili (Moretti, Benedetti e Auriletto) con Sottini e Perrone pronti ad esordire in caso di necessità. Nel dare per scontato il rispolvero della difesa a tre resta ancora da capire se il resto dello scacchiere sarà disposto con le coordinate del 3-5-2 o del 3-4-1-2. Nel primo caso con Ricciardi e Tito favoriti sugli esterni, in mediana andrebbero ad agire Matera, Casarini e D'Angelo a supporto del duo di attacco composto da Trotta e Marconi. Una formazione monca degli esterni d'attacco Russo e Kanoute che spesso, grazie soprattutto alla loro fantasia, hanno permesso al reparto offensivo di trovare la giocata vincente. Ecco perché, come provato ieri nel corso dell'allenamento che ha visto il rientro in gruppo di Mazzocco, non è affatto da escludere l'ipotesi che Tito possa essere avanzato in mediana per chiudere la linea con Matera, Casarini e D'Angelo. Così facendo, per far posto a Russo alle spalle dei due attaccanti, l'escluso sarebbe Ricciardi. Idea intrigante che nelle ultime ore sta prendendo sempre più piede anche perché, in caso di rigetto del nuovo sistema di gioco, sarebbe più semplice tornare al 4-3-2-1 spostando semplicemente le pedine.
 

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