Avellino: De Vito saluta, ​Rastelli in stand by

Accordo raggiunto con il diesse per la rescissione consensuale

Enzo De Vito
Enzo De Vito
di Titti Festa
Giovedì 4 Maggio 2023, 10:40
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Una mattinata frenetica, contrassegnata dalla tragedia di Montefalcione che ha costretto Angelo D'Agostino, impegnato come sindaco ad organizzare il lutto cittadino e soprattutto a stare vicino alla famiglia della sedicenne morta, a stravolgere, giustamente, tutti i piani e gli appuntamenti della giornata.

E così non c'è stato più l'incontro previsto con Massimo Rastelli, nel giorno della ripresa degli allenamenti.

Il confronto era stato inizialmente fissato intorno a mezzogiorno e dunque il tecnico è partito presto da Pompei per raggiungere il comune irpino, ignaro dell'accaduto e dei tanti impegni del presidente. Per strada però è stato avvisato da una telefonata e così l'appuntamento è stato rinviato a dopo l' allenamento. Niente da fare: neanche nel pomeriggio D'Agostino è riuscito a liberarsi e così ha rinviato tutto alle prossime ore.

Di certo gli argomenti da affrontare sono tanti: si partirà da una analisi profonda di quello che non ha funzionato, del rapporto con i giocatori e non solo, della condizione atletica carente di molti elementi, degli acquisti di gennaio, anche della necessità di un campo di allenamento viste le condizioni precarie del manto sintetico del Partenio, e poi degli eventuali investimenti futuri, un aspetto che però interessa più Salvini che Rastelli. Ognuno esporrà il proprio punto di vista e chiarirà questioni rimaste in sospeso visto che da tempo tra proprietà e staff tecnico è sceso il gelo. Ma quello che D'Agostino dovrà far comprendere a Rastelli è se si fida o meno di lui, se intende dargli, al di là del contratto oneroso in scadenza del 2024 con opzione di un altro anno in caso di esonero o conquista della B, un'altra possibilità. Di certo l'allenatore non ha intenzione di lasciare, di dimettersi, di fare alcun passo indietro.

Intanto, la giornata di ieri è stata contrassegnata anche dai saluti di Enzo De Vito. Alla fine ha prevalso la linea del dialogo rispetto ad un braccio di ferro che sarebbe stato dannoso, e che avrebbe portato inutili strascichi dopo un campionato disastroso che ha lasciato segni e ferite profonde in un ambiente depresso e disinnamorato. Niente esonero dunque, ma una rescissione consensuale - il contratto era in scadenza il prossimo 30 giugno - che è stata trovata tra le parti, consapevoli che era l'unica cosa giusta da fare.

Nei giorni scorsi era cominciato un dialogo tra De Vito e la famiglia D'Agostino, un dialogo che è servito anche a chiarire alcuni aspetti finora taciuti e che ha portato alla fumata bianca.
L'oramai ex direttore sportivo ha salutato squadra, staff medico e tecnico per l'ultima volta ed è andato via, non nascondendo una certa emozione. Perché se dal punto di vista professionale il suo operato è stato senza dubbio negativo e deludente, esiste sempre un lato umano.

De Vito, reo, tra le tante cose, di non essersi esposto e di non aver chiarito il suo punto di vista alla piazza cercando anche di chiedere scusa per gli errori commessi, era comunque tornato ad Avellino con l'obiettivo di provare a ripetere l'impresa del 2013.
Poco si sa, al momento, del suo futuro, che sarà comunque lontano dall'Irpinia.
A proposito dei giocatori invece ieri, come era stato deciso dalla proprietà dopo il triplice fischio di Avellino Monterosi, si sono ritrovati allo stadio "Partenio Lombardi", ci rimarranno almeno fino a sabato, in un clima sospeso, senza obiettivi, con la testa sicuramente più sgombra di dieci giorni fa, ma con molti interrogativi relativi alla prossima stagione.
Al di là dei contratti, le domande sono tante. Chi sarà confermato? Chi dovrà invece trovare una nuova sistemazione visto che non rientrerà nei piani della società? Tutti nodi che starà a Salvini e al futuro allenatore sciogliere in tempi rapidi.
 

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