Avellino, parte la rifondazione con Salvini e Cellitti

Ernesto Salvini
Ernesto Salvini
di Marco Ingino
Domenica 30 Aprile 2023, 10:24
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Per sbollire la rabbia di un campionato disastroso non basteranno altri tre giorni. Anzi la data del 3 maggio, indicata nell'ultimo comunicato come quella della ripresa degli allenamenti, probabilmente non coinciderà affatto con la presentazione di Ernesto Salvini, ormai direttore generale in pectore, tantomeno con la conclusione del silenzio stampa.

Il motivo delle bocche chiuse imposte a tutti i tesserati è duplice: attendere che l'esperto dirigente di Anzio si liberi dai vincoli contrattuali che lo legano alla Rebur Siena fino a giugno del 2025; riflettere ancora sul progetto di rilancio che potrebbe portare ad una mezza rivoluzione persino dietro le scrivanie.

Ragioni validissime per supporre che mercoledì prossimo Massimo Rastelli e i suoi calciatori si ritroveranno nuovamente soli nell'indifferenza e nel silenzio del Partenio Lombardi dove la dirigenza metterà piede solo quando avrà le idee chiare sul da farsi.

Cosa che sta provando a fare soprattutto il presidente Angelo D'Agostino attraverso un confronto ormai quotidiano con quello che è destinato a diventare il suo braccio destro.

Non a caso, nell'esporre a Salvini i problemi che quest'anno hanno attanagliato il club, le parti stanno convenendo sull'opportunità di procedere ad una rifondazione pure dietro le scrivanie dove l'ex direttore generale intende avvalersi di uomini di fiducia non solo per l'aspetto squisitamente tecnico.
Professionisti di provata esperienza come Fernando Cellitti, attuale team manager della Robur Siena, con un passato importante al fianco di Salvini a Frosinone e a Viterbo, all'epoca satellite dei ciociari, dove aveva ricoperto anche l'incarico di addetto stampa.

È esperta di comunicazione, ma anche di marketing, Daniela Turchetti che attualmente cura gli interessi della nazionale cantanti. Esattamente come Cellitti la professionista di Scandicci potrebbe collaborare al fianco di Salvini nella riorganizzazione del settore commerciale.
Una mezza rivoluzione, però, si profila persino nel reparto medico, in quello dei magazzinieri e dei massaggiatori dove sono tuttora in corso una serie di riflessioni. La scelta più delicata, tuttavia, resta logicamente quella legata alla conferma di Massimo Rastelli con il quale Ernesto Salvini e il presidente Angelo D'Agostino si confronteranno solo quando il direttore entrerà in carica.

Di certo, indipendentemente se sarà ancora l'allenatore di Pompei a guidare l'Avellino oppure no, Ernesto Salvini avrà voce in capitolo pure nella parte tecnica dove è tuttora alla ricerca di qualche giovane collaboratore. In maniera diretta o indiretta Andrea Pasini, avvocato che cura già gli interessi di Julian Illanes destinato a rientrare alla base per restarci, sarà a sua disposizione per definire una serie di operazioni in entrata e in uscita. La prima, che farebbe la felicità dello stesso Massimo Rastelli, conduce dritto a Mirko Gori, centrocampista di 30 anni che con Salvini è stato protagonista della scalata del Frosinone dalla Lega Pro alla serie A. Lo scorso gennaio proprio intorno al nome di Gori il mercato dell'Avellino si impantanò finendo per lasciare scoperta la casella del centrocampista centrale invocato dal tecnico di Pompei.


All'epoca, malgrado le pressioni di Pasini che con Rastelli ha condiviso l'esperienza in Irpinia quando vestiva i panni del team manager nell'era Pugliese, fu decisivo il semaforo rosso fatto scattare dalla Triestina. Con il club alabardato, a cui è legato fino al 30 giugno 2025, il centrocampista frusinate ha disputato 29 partite distinguendosi soprattutto in questo finale di stagione in cui è riuscito a scongiurare la retrocessione diretta condannando, di fatto, il Piacenza alla D grazie alla vittoria all'ultimo secondo conquistata a Pergocrema. In virtù di questa vittoria, finita sotto la lente di ingrandimento dell'ufficio indagine, il 6 e 13 maggio la Triestina si giocherà la permanenza in C contro il Sangiuliano. Dovesse retrocedere, il contratto di Gori finirebbe per essere annullato. Diversamente ci sarà un'intera estate per provare a vestirlo di biancoverde dopo il vano corteggiamento di tre mesi fa.
 

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