Juve Stabia, prima fuga: la capolista a sorpresa prepara l'esame Turris

Tre punti di vantaggio sulle inseguitrici ma ora c'è il derby

Juve Stabia, prima fuga: la capolista a sorpresa prepara l'esame Turris
di Gaetano D'Onofrio
Martedì 17 Ottobre 2023, 09:34
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La gioia di un gol, tre punti che pesano, il destino che sembra quasi una favola scritta. È il 27' della sfida tra la Juve Stabia ed il Catania quando Pagliuca, dopo avergli dato fiducia alla ripresa dall'infortunio delle ultime settimane, è costretto a richiamare in panchina Accursio Bentivegna, per un problema muscolare. In campo la scelta più ovvia, quella dell'ex Siena Marco Meli. Per il tecnico una sorta di "usato sicuro", scelto al fotofinish del mercato come ultima pedina del reparto avanzato.

Quattro minuti appena, lo scarico di Candellone e la rasoiata da tre punti che fa esplodere il Menti. «Sono stati attimi incredibili racconta Meli -, segnare sotto la curva, praticamente al primo pallone toccato, è qualcosa di indescrivibile.

Sono contentissimo, con gli etnei è stata una gara difficilissima, ma che abbiamo saputo affrontare col piglio giusto. Tante emozioni, per me, per i ragazzi, per i tifosi, ed è proprio a loro che voglio dedicare la marcatura. Il gruppo è granitico, gli ultras ci sono a fianco tutta la settimana, davvero tutto bellissimo». Tre punti pesanti, i risultati delle rivali consentono alla Juve Stabia di tenere le inseguitrici a tre lunghezze. «Una vittoria importantissima conferma l'attaccante stabiese -, arrivata contro una grande squadra. La conferma della bontà del lavoro che svolgiamo in settimana, sotto la guida di un allenatore che già conoscevo, e che sta confermando le enormi doti umane e tecniche».

A Pagliuca, oltre che a Lovisa, Meli deve la nuova esperienza a Castellammare: «Ci eravamo sentiti durante il mercato rivela -, poi mi sono dovuto fermare per via della mononucleosi che non mi ha consentito di svolgere il ritiro, ma ero sereno. Mi hanno sempre dato fiducia, mi dicevano di essere disposti ad attendermi anche a settembre, e sono contentissimo di questa chance. Nella testa avevo solo la Juve Stabia, davvero non potevo chiedere di meglio. Qui si respira qualcosa di speciale, sono convinto che faremo bene». La classifica non va guardata, l'obiettivo resta sempre la salvezza, ma è normale che nello spogliatoio si cominci ad avvertire entusiasmo: «Ovviamente siamo contenti dei frutti ottenuti con il lavoro ed il sacrificio. Siamo sereni, ma sappiamo bene che la strada è lunga e che non abbiamo ancora fatto nulla. È normale che quando le cose vanno così bene è tutto più facile, ma credo che con il gruppo che ho trovato, e che sto contribuendo a far crescere insieme a tutti gli altri, non ci siano rischi per il futuro».

Un futuro che parla nuovamente di derby, e che dopo una gara difficile come quella col Catania, disputata per lunghi tratti col piglio della grande squadra, porta dritto al "Liguori" di Torre del Greco: «Sappiamo benissimo quanto i tifosi sentano questa partita sorride Meli -, che non è un derby come tutti gli altri, ma uno di quelli maggiormente sentiti. Affrontiamo una Turris che era partita bene, che vanta un ottimo organico, e che ci darà filo da torcere. Ma dobbiamo essere bravi a pensare partita dopo partita, senza guardare oltre. Siamo sulla strada giusta, sperando di confermare quanto di positivo abbiamo mostrato fino a ora».
 

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