Paganese bella ed organizzata, Casertana che dipende dai suoi solisti. Finisce 2-2 al Pinto un derby che molti ricorderanno per la clamorosa rimonta dei falchetti nei minuti di recupero.
Parlato si affida ancora al 3-5-2 sacrificando la qualità di Turchetta, Bollino, Vacca e Onazi (tutti non ancora al top) sull'altare dell'equilibrio difensivo. Giampà conferma il 3-4-1-2 della sua Paganese: squadra compatta e ben schierata in campo che lascia i lanci lunghi alla Casertana e rintuzza quando può. Con efficacia anche, perché alla prima occasione i padroni di casa passano: l'ex Cusumano salta Rainone e scodella sul secondo palo dove De Felice lasciato solo appoggia in rete di testa (25’). Neppure 10 minuti azione in fotocopia ma sull'incornata stavolta Prisco è bravo a deviare. Della Casertana restano una miriade di lanci lunghi e cross dalla trequarti che producono calci d'angolo, un colpo di testa di Ferrari e nulla più di pericoloso.
In avvio di ripresa Parlato rompe gli indugi e spedisce Bollino in campo al posto di uno spento Nunes. Le cose sembrano dover andar meglio ma al 4’ Esposito si fa espellere per una reazione. Pur se in dieci i falchetti crescono di intensità, sono pericolosi sempre più spesso e si schierano con il 4-4-1: entra Vacca che risulterà decisivo, poi anche Turchetta. La Paganese però è brava ad agire in contropiede: al 15’ Rainone ferma magistralmente Pozzebon, al 23’ Paglino commette fallo di mano in area. Rigore che D'Agostino trasforma per il 2-0.
Sembra finita, Parlato manda in campo Onazi, la Casertana è sempre nella metà campo avversaria: al 42’ Bollino si guadagna un rigore che Pinestro respinge ma i falchetti hanno il fuoco nelle vene e non mollano. Imperturbabili proseguono nell'azione offensiva al 49’ da calcio d'angolo Vacca vince una mischia e fa due a uno.