Nocerina, altre vertenze da risolvere:
inammissibile l'istanza del ds Bolzan

Nocerina, altre vertenze da risolvere: inammissibile l'istanza del ds Bolzan
di Giuliano Pisciotta
Giovedì 3 Novembre 2022, 14:19
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L'infinita telenovela delle vertenze degli ex tesserati non conosce sosta in casa Nocerina. La Commissione Accordi Economici della Lnd ha infatti accolto i reclami degli ex calciatori Nicolò Donidà e Andrea Bovo, ai quali la società rossonera dovrà corrispondere rispettivamente 3200 e 2760 euro.

In entrambi i dibattimenti la dirigenza rossonera ha inviato memoria difensiva in cui ha evidenziato che i pagamenti dei due calciatori avrebbero dovuto essere «a carico della precedente società in virtù di un accordo di vendita tra il precedente presidente e la nuova società. Per questo motivo la società richiedeva in via principale di posticipare la somma spettante richiesta fino al momento della decisione della giustizia ordinaria e in via sussidiaria trovare un accordo transattivo con il calciatore riconoscendo l’assenza di responsabilità della nuova società». 

Tuttavia in entrambi i casi la società non si è costituita o inviato memorie o contestato quanto asserito nel ricorso entro i termini perentori indicati dalle norme vigenti in materia. Dunque, la Commissione Accordi Economici ha accolto il reclamo dei due ex calciatori rossoneri, intimando alla Nocerina di versare le somme dovute entro il termine di 30 giorni dalla pubblicazione del dispositivo.

Dovrà inoltre inviare al Dipartimento Interregionale copia della liberatoria per l'avvenuto pagamento, unitamente al documento d’identità del calciatore, regolarmente datati e firmati dallo stesso.

Niente da fare invece per l'istanza avanza dall'ex direttore sportivo Riccardo Bolzan. Caso differente il suo. Dopo aver sottoscritto accordo economico per stagione 2020-21, Bolzan aveva percepito solo parte degli 8mila euro pattuiti con la società; la differenza gli era stata invece corrisposta dalla stessa società mediante i fondi messi a disposizione dei club dilettantistici dalla normativa statale emanata durante l’emergenza Covid.

Tuttavia il Tribunale di Nocera Inferiore, nell'ambito dell'inchiesta che vide coinvolti l'ex patron Paolo Maiorino, alcuni dirigenti e atleti del settore giovanile, dispose il sequestro della somma di 100mila euro, tra i quali rientrava anche il compenso residuo di Riccardo Bolzan. Quest'ultimo non ha tuttavia rispettato i parametri previsti dalle norme per l'invio del ricorso, ritenuto dunque inammissibile dalla Commissione Accordi Economici.

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