Napoli-Empoli: Garcia si affida al suo pretoriano Anguissa

È ancora lontano parente dal giocatore ammirato un anno fa

Zambo Anguissa
Zambo Anguissa
Eugenio Marottadi Eugenio Marotta
Venerdì 10 Novembre 2023, 18:09 - Ultimo agg. 21:23
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È il pretoriano di Rudi Garcia, ma non sta rendendo come l'anno scorso e probabilmente neppure come lo stesso allenatore francese si aspettava. Frank Anguissa è ancora lontano parente dal giocatore ammirato nella passata stagione: quello stantuffo della zona nevralgica che spaziava a tutto campo coprendo egregiamente le due fasi ed incidendo pure in zona gol. Per il momento è ancora esposto il cartello “attendere prego” sulle sue zolle di campo. Lo aspetta il Napoli e lo aspetta sopratutto Garcia che lo ha avuto a inizio carriera per due stagioni al Marsiglia e che già allora ne tesseva le lodi. Zambo, però non è ancora al top. Vuoi per un infortunio subito quest'estate in ritiro che ne ha frenato la preparazione, vuoi per una nuova veste tattica voluta da Garcia (sebbene sia stato confermato nella stessa posizione di campo dell'anno scorso), sta di fatto che il centrocampista non è ancora riuscito ad incidere come avrebbe voluto in questa prima metà di stagione. Eppure l'impiego e l'impegno ci sono stati. Ma non sono bastati. Anguissa è stato fin qui impiegato nel centrocampo del Napoli 10 volte su 11 gare finora disputate in campionato, di cui ben 8 da titolare. L'unica volta in cui è rimasto ai box è stato a causa di un infortunio. Copia incolla anche in Champions dove Zambo ha giocato sempre e sempre da titolare, fatta eccezione per una sola volta – nella trasferta di Berlino contro l'Union - sempre a causa dello stesso infortunio (al bicipite femorale) che gli ha impedito proprio di essere in campo. Proprio in Champions mercoledì scorso, nella gara di ritorno contro l'Union, il centrocampista aveva riassaporato la gioia della rete, ma il Var gli ha ricacciato in gola l'urlo del gol (a causa di un precedente fallo di Di Lorenzo che aveva fatto da sponda per la sua inzuccata di testa facile facile). 

Condizione fisica e psicofisica a parte, comunque, Anguissa quest'anno ha dei compiti ben diversi da quelli assegnatigli da Luciano Spalletti nella passata stagione.

Garcia gli chiede spesso di accentrarsi, di dare una mano a Lobotka in cabina di regia e di provare a fare gioco. Un taglia e cuci, insomma che probabilmente non è proprio nel dna del giocatore. L'impegno c'è intendiamoci. Le risposte un po meno. E chissà che serva ancora del tempo per affinare i meccanismi. Oppure che ci voglia ancora un po' di pazienza prima che Garcia magari si accorga che Zambo non ha lo spunto del play maker e che si esalta e predilige la garra in mezzo al campo. Staremo a vedere.

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