Calciomercato, la prova del 9: Osimhen, Mbappé e Kane effetto domino

Le big d'Europa a caccia di bomber

Osimhen
Osimhen
di Bruno Majorano
Mercoledì 28 Giugno 2023, 08:10 - Ultimo agg. 16:25
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Tutto gira intorno a quel numero. Il 9. Perché alla fine chi la butta dentro è l'attaccante. Quello che si piazza al centro dell'area di rigore avversaria, catalizza il gioco offensivo della propria squadra e non appena ha l'occasione giusta fa centro. Il numero 9 è una sorta di evergreen, come il golf blu che tieni sempre nell'armadio. Perché sai che anche se per una stagione non lo userai mai, prima o poi tornerà utile. È intramontabile, più forte del mito (spagnolo) del «falso nove» che negli anni ha provato a fargli brutalmente le scarpe. D'altra parte il numero 9 ha storicamente la spalle larghe e per smuoverlo ci vuole una gru, di quelle belle grosse. Alla lunga vince. Sempre. Come dimostra la scelta di Guardiola (il primo profeta del falso nove) che per vincere il Triplete con il City è andato a prendere un vichingo biondo che incarna tutte le caratteristiche del centravanti per antonomasia.

E allora proprio nell'estate della consacrazione di Haaland, gli altri top club europei sono a caccia del proprio totem offensivo da piazzare al centro dell'attacco per fargli ruotare tutto il gioco. A Monaco di Baviera hanno capito in fretta che il tentativo di sopravvivere senza centravanti non può funzionare a lungo. E allora dopo l'addio di Lewandowski hanno deciso di ritornare al passato. L'esperimento Manè è già stato archiviato come mal riuscito, motivo per il quale in Germania spingono per l'arrivo di Kane (in uscita dal Tottenham). Il Bayern ha i soldi e l'appeal giusto per poter andare su qualunque profilo internazionale, perché i bavaresi mettono sul piatto stipendi ricchi e progetti vincenti dentro e fuori dai confini della Germania. Ma il Bayern non è l'unica big a caccia di un bomber. Sì, perché la poltrona più bollente di tutte si è liberata a Madrid, dove Benzema (pallone d'oro uscente) ha deciso di cedere all'offerta della pensione dorata da parte degli arabi. Da quel momento il Real si è messo sulle tracce del possibile erede che a Madrid tutti pensano possa essere Mbappé. Ecco, il campione francese è il vero tassello capace di far saltare il banco degli attaccanti. Al momento resta il punto fermo del Psg di oggi e di domani (ancor di più dopo l'addio già acclamato di Messi e quello probabile di Neymar), ma la corte serrata da parte di Florentino Perez non è notizia dell'ultimo minuto.

Se Mbappè dovesse cedere e accettare le proposte del Real, il Psg avrebbe soldi e fame per sbaragliare il mercato comprando qualunque giocatore a qualsiasi cifra. Per ora, però, sia da Madrid che da Parigi, tutto tace.

A Manchester si vive di momenti. Il City ha la pancia piena per il Triplete conquistato da poco e potrebbe avere un ruolo secondario nel mercato estivo, mentre lo United ritornato in Champions ha voglia di riportare i fasti del passato dalle parti di Old Trafford. Ten Hag è un allenatore con le idee chiare e ha chiesto al suo club un attaccante come priorità per l'estate. L'identikit sembra essere quello molto simile a Haaland, ovvero un gigantone forte fisicamente che sia ariete di testa, sappia tenere il pallone e faccia valanghe di gol. E sempre in Premier si muoveranno il Tottenham che perderà Kane (già destinato a lasciare gli Spurs), il Chelsea (che dopo aver venduto la qualunque agli arabi dovrà pur comprare) e il Newcastle (che si candida a diventare il nuovo City d'Inghilterra). L'Arsenal si è già mossa portando a casa Havertz, ma quella potrebbe non essere l'unica mossa dei Gunners.

A questo punto il domino degli attaccanti sembra definito. Mbappè può diventare la prima pedina e a ruota andrebbero a muoversi tutti gli altri. Osimhen e Kane sono i due uomini più richiesti, con il nigeriano del Napoli che ha dalla sua anche il vantaggio di una carta di identità decisamente più verde (24 anni lui, 29 quelli dell'inglese). Per lasciarlo andare, però, De Laurentiis non scenderà sotto la soglia dei 150 milioni di euro, cifre alla portata di tutti i top club europei, soprattutto di quelli alla disperata di cerca dell'uomo gol da mettere al centro del proprio attacco.

Il Napoli non ha fretta di vendere, tanto meno di svendere, e per questo il patron aspetta l'ennesimo incontro con l'entourage dell'attaccante per discutere di presente, ma anche di futuro. L'offerta di un rinnovo sembra essere l'unica ipotesi possibile per scongiurare l'addio: contratto ritoccato (6 milioni di euro più bonus) e la promessa di non smantellare la squadra per provare a vincere ancora, magari anche in Europa. Con il 9 al centro del progetto.

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