Champions League, Collovati spinge il Napoli: «Con la Lazio la partita della svolta»

«Mazzarri ha lavorato sulla fase difensiva e ora è più solido»

Jack Raspadori contro l'Inter
Jack Raspadori contro l'Inter
di Bruno Majorano
Giovedì 25 Gennaio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 18:00
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Ci sono sei squadre in appena tre punti. Con Napoli, Lazio, Fiorentina, Atalanta e Bologna che devono anche recuperare una partita dopo gli impegni di Supercoppa. Insomma, bagarre Champions per il quarto posto che vale eccome. Fulvio Collovati guarda il gruppone e tira un bel sospiro: «È ancora molto presto e può succedere ancora tutto». Poi prende coraggio e prova a fare le carte a questa volata che si inizia con il freddo invernale e si chiuderà con il caldo della primavera. «L'unica cosa più o meno certa è il terzo posto del Milan: mi sembra abbia guadagnato un bel margine sulle inseguitrici. D'altra parte il quarto posto è davvero importante, non a caso anche Allegri continua a dire che l'obiettivo per la Juve è il quarto posto».

E allora iniziamo dal Napoli, che è la più distante dalla Fiorentina attualmente quarta.
«Quando è arrivato Mazzarri il problema era chiaramente quello della fase difensiva.

Perché bene o male tra Osimhen, Kvara, Simeone, Raspadori e Politano i gol arrivavano sempre. Ma ora le cose sono cambiate».

Merito del nuovo allenatore?
«Mazzarri ha lavorato sulla fase difensiva e si è vista la solidità con la difesa a tre soprattutto nelle due gare di Supercoppa. Ma ora la coperta diventa corta. Con l'Inter hai giocato in 10 uomini, è vero, ma non hai praticamente mai fatto un tiro in porta. Ora devi iniziare a lavorare sulla fase offensiva. Certo, ritornerà Osimhen ma bisogna vedere anche in che condizioni».

Insomma: Napoli da quarto posto?
«Assolutamente sì. Ma dovrà lottare, non sarà una passeggiata».

A partire da domenica?
«Beh, cominciare nel modo giusto nella sfida contro la Lazio sarà fondamentale. Quella di domenica all'Olimpico può essere la partita della svolta per il Napoli di Mazzarri. Soprattutto a livello mentale: è una partita che può darti grande autostima».

Il mercato cosa può dare?
«Certo, il Napoli ha fatto tanti acquisti e tanti acquisti eccome se cambiano. Gli allenatori voglio rose lunghe perché quando arriverà la Champions devi avere tante soluzioni e tante opzioni. I campionati si risolvono tra marzo e aprile e a quel punto della stagione devi arrivare preparato fisicamente e con meno infortuni. Chi lotta per il quarto posto non può permettersi passi falsi».

Andiamo sulle altre: un mese fa il Bologna sembrava lanciatissimo, poi ha rallentato.
«Bisogna essere abituati a stare in alto e il Bologna ha fallito le due partite chiave. Ero stato testimone dell'eliminazione dell'Inter in coppa Italia e mi avevano impressionato, ma alla lunga puoi pagare la scarsa abitudine alla pressione della vetta. In ogni caso sabato c'è Milan-Bologna e si vedrà se il Bologna reagisce in questa partita così delicata».

L'effetto De Rossi cosa può dare alla Roma?
«Dal punto di vista mediatico tantissimo e infatti mi sembra che il feeling con la piazza stia già pagando. Ma ho negli occhi ancora Milan-Roma: non so se Mourinho avesse già staccato la spina ma ho visto una squadra molto fragile in fase difensiva».

Poi ci sono Atalanta e Fiorentina
«La squadra di Gasperini è molto solida e secondo me non perderà nemmeno troppo con l'impegno in Europa League perché oramai è abituata al doppio impegno. Mi sembra più solida rispetto alla Fiorentina. Ma siamo sempre lì. La Fiorentina in casa con l'Udinese ha pareggiato alla fine dimostrando ancora qualche problema in fase offensiva. Credo che non abbia mai superato l'addio di Vlahovic, praticamente sono un paio di anni che manca il bomber. L'Atalanta, invece, non ha questi problemi: davanti è andato via Zapata in estate ma ci sono Muriel e Lookman e sono arrivati Scamacca e De Ketelaere».

All'appello manca la Lazio, prossimo avversario del Napoli.
«È la vera sorpresa dell'ultimo periodo. Con quel recupero lampo ha dimostrato che davvero può succedere ancora di tutto. Due mesi fa sembrava totalmente fuori dai giochi, mentre ora mi sembra abbia ritrovato condizione e consapevolezza e può avere lo sprint vincente». 

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