L'orgoglio del calcio italiano. Ma sì, l'Italia c'è. Da tutta Europa si levano ora i peana a celebrare il rinascimento azzurro che passa per il ritorno tre le big di Milan, Inter e Napoli che approdano ai quarti ma soprattutto per i quattro tecnici made il Bel Paese che conquistano la top 8 della Champions League. Eccoli lì: Pioli, Inzaghi, Spalletti e Ancelotti. La rivincita contro tutti e una spericolata inversione a U a chi considerava la scuola made in Italy ormai al tramonto. Macché: re Carlo è sempre lì, è lui il detentore della coppa dalle grandi orecchie, conquistata con il Real Madrid dopo aver fatto a fette tutte le avversarie e conquistato anche la coppa del mondo per club. Arranca dietro al Barcellona in Liga, ma appena Benzema sente la musichetta della Champions si infiamma.
Eravamo quattro amici al bar.
Non proprio quattro amici al bar, Pioli, Inzaghi, Ancelotti e Spalletti. Un record averne così tanti. Ancelotti è il decano della competizione. Vincitore di quattro Champions League da allenatore, per lui si tratta della tredicesima volta ai quarti di finale del torneo: è il suo territorio di caccia, ci sguazza come un bambino in una pozzanghera. Che volete che emozioni possa provare oggi in attesa dell'avversario? Spalletti ci torna dopo 15 anni: era alla guida della Roma che eliminò il Real Madrid agli ottavi, perdendo poi con il Manchester United. Ed è un esordio, invece, per Inzaghi che aveva raggiunto questo traguardo da calciatore con la Lazio, nella stagione 1999-2000. I biancocelesti, allora guidati da Eriksson, vennero eliminati dal Valencia. E da tecnico è un debutto anche per Stefano Pioli che ha centrato l'obiettivo al terzo tentativo dopo l'eliminazione lo scorso anno nella fase a gironi e, nel 2015-2016, ai preliminari alla guida della Lazio. Da calciatore, Pioli ha giocato i quarti nella stagione 1984-1985 con la Juventus (si chiamava ancora Coppa Campioni), disputando 45 minuti del match di ritorno con lo Sparta Praga. Per arrivare fino in fondo ce ne vuole: però, eccoli lì. Una finale tra tecnici italiani? Bisogna aspettare e sperare nei sorteggi. Di certo, l'Italia s'è desta. Non è male. Dopo che per tre anni ha vinto la scuola tedesca con Jurgen Klopp, Hansi Flick e Thomas Tuchel. Poi l'irruzione del re di coppe. Ora i magnifici quattro ci provano.