De Laurentiis, dal doppio colpo
al braccio di ferro con la Figc

De Laurentiis, dal doppio colpo al braccio di ferro con la Figc
Francesco De Lucadi Francesco De Luca
Lunedì 4 Aprile 2022, 18:00 - Ultimo agg. 5 Aprile, 13:04
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La festa a Bari è finita nella notte, con Luigi De Laurentiis che sventolava il bandierone bianco e rosso al centro dello stadio San Nicola, il gioiello che Renzo Piano progettò per il Mondiale del '90. La squadra, al terzo tentativo, ha centrato l'obiettivo serie B anche grazie al silenzioso lavoro di un direttore sportivo napoletano, l'ex portiere Ciro Polito

In un altro stadio, quello di Latina, De Laurentiis jr aveva chiarito che la sua famiglia, proprietaria del Napoli e del Bari, non ritiene obbligatoria la scelta tra l'uno e l'altro club prima dell'inizio della stagione 2024-2025, come ha disposto la Federcalcio nello scorso settembre, per evitare che si ripeta il caso Lotito. Peraltro, la decisione rischia di dover essere anticipata di un anno in caso di promozione dei biancorossi in A al termine del prossimo campionato. Il presidente del Bari ha spiegato che i legali hanno presentato un ricorso al Tar contro la decisione del consiglio federale. Si è aperto dunque un nuovo contenzioso con via Allegri. I rapporti tra Gravina e De Laurentiis sono tesi già da tempo. Frequenti sono stati gli attacchi del presidente del Napoli a quello della Federazione, peraltro l'intervento del produttore cinematografico è stato decisivo (al pari di quelli di Lotito e Commisso) per l'elezione di Casini alla guida della Lega Serie A: il palazzo federale aveva immaginato un altro uomo al comando della Confindustria del calcio. 

Domenica 3 aprile, intanto, sarà una giornata da ricordare per la famiglia romana proprietaria delle società meridionali con la più lunga militanza in serie A. Il colpo a Bergamo che ha spinto il Napoli al primo posto e la vittoria a Latina che ha anticipato la festa promozione del Bari. Cosa farà De Laurentiis nel 2024? Napoli o Bari? Non è così semplice decidere, per entrambi i club - a cifre ovviamente differenti - non mancherebbero le proposte.

Si sussurra di interessi di un fondo americano, poi congelati perché i manager avrebbero iniziato a studiare la possibilità di spostare l'obiettivo a Londra, per acquistare il Chelsea da Abramovich. Ma negli uffici della Filmauro sono convinti che esista un'altra via, quella legale, per conservare la doppia proprietà.

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