Mertens, rush finale per il rientro
ma vuole giocare solo centravanti

Mertens, rush finale per il rientro ma vuole giocare solo centravanti
di Pino Taormina
Sabato 4 Settembre 2021, 09:00 - Ultimo agg. 5 Settembre, 10:40
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L'ultimo controllo giovedì. La spalla sta bene, le valutazioni rinviano la guarigione completa alla fine della prossima settimana, l'ultima diagnosi prevede che tra una ventina di giorni Dries Mertens potrà tornare tra i convocati. Insomma, se volete fissare una data per il suo rientro segnatevi Napoli-Cagliari del 26 settembre. Forse un azzardo, ma Dries spinge per tornare presto perché davvero questo pozzo nero dei giorni tutti uguali e nemici non vede l'ora di metterselo alle spalle. Anche perché sa che questo potrebbe essere il suo ultimo anno a Napoli. Sono già due mesi di stop e una riabilitazione che questa volta non ha svolto in Belgio ma che ha fatto per intero qui a Castel Volturno. Il sottile filo rosso che lega l'ultimo Napoli di Gattuso con quello di Spalletti sono i tormenti di Mertens. L'ultima partita da titolare della gestione precedente risale al 22 aprile con la Lazio ma è stato un 2021 da incubo, tra i malanni interminabili e di vario genere alla caviglia che lo hanno relegato a un ruolo secondario. Per questo impazzisce dalla voglia di bruciare i tempi: al preparatore atletico Sinatti e al medico Canonico non fa che ripetere di sentirsi pronto. Ma c'è un dettaglio non di poco conto: vero che si sta allenando con il resto della squadra con un tutore, ma in ogni caso la spalla non gli impedisce di essere già a un buon punto nella condizione atletica. Con Spalletti è stato chiaro: lui sulla fascia non torna, vuole continuare come falso nove. O trequartista. 

Il 5 luglio l'intervento eseguito dal prof. Declercq, medico della nazionale belga: una decisione presa da Dries e assecondata dalla società azzurra. Per ben tre volte, nell'ultimo anno, i casi di lussazione alla spalla soltanto durante le gare ufficiali. L'operazione non era rinviabile anche perché dopo ogni lussazione, impossibile allenarsi con regolarità. Dunque, troppi disagi. Ma è chiaro che ora bisogna avere pazienza sui tempi del suo ritorno in campo. Il Napoli ha un precedente: con Chiriches lo staff medico ha impiegato due mesi e mezzo. Insomma, più o meno ci siamo. Gli indizi parlano chiaro: Mertens è in scadenza, a fine anno finisce il contratto. Vero che il club azzurro ha una opzione per un'altra stagione, ma sembra davvero distante anni luce l'ipotesi che venga fatto scattare il rinnovo. Almeno adesso. Certo 9 milioni lordi sono un peso che ormai De Laurentiis non può più accollarsi. E dunque, davvero questo per l'idolo dei tifosi napoletani rischia di essere la stagione dell'addio per il belga che ha il cuore partenopeo.

In questa stagione il belga, dunque, sarà al centro dell'attenzione, oltre che per i problemi fisici, per il contratto, in scadenza nel 2022. La sua permanenza può essere legata esclusivamente a un forte ridimensionamento delle sue pretese economiche. Ma a maggio compirà 35 anni, dunque complicato pensare a una sua permanenza a Napoli. Di sicuro, non pensa al ritiro. Certo, malanni permettendo. Anzi: nella sua testa la maglia azzurra e il mondiale in Qatar. 

David Ospina tiene tutti sulla graticola. A La Paz era uscito dolorante ma i dirigenti del Napoli hanno avuto rassicurazioni immediate dallo stesso portiere. Solo una botta, nulla di grave e alert subito rientrato. Resta la questione rientro: il Napoli prova a convincere la federazione colombiana a far ripartire Ospina già martedì mattina, dopo la gara con il Paraguay. Un tentativo. Sennò è già previsto un volo privato che partirà dal Sudamerica subito dopo il match in programma venerdì prossimo alle 2 ore italiana. Alternative non ce ne sono. Ospina, in una maniera o in un'altra sarà in campo con la Juventus. 

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