Italia di Spalletti a Miami: oggi c'è l'esame Venezuela

A tre mesi dall'inizio di Euro 2024

Raspadori e Meret con Sinner
Raspadori e Meret con Sinner
Giuseppe Taorminadi Pino Taormina
Giovedì 21 Marzo 2024, 09:39 - Ultimo agg. 18:17
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«Bisogna andarci piano, se ne parla forse più di quello che è avvenuto. Li conosco tutti e due e so che sono due bravi ragazzi». Spalletti liquida, stavolta, con poche parole la faccenda Jesus-Acerbi, anche perché c'è la macchina della giustizia sportiva in campo e ora non è il momento di puntare i piedi. Anche perché rischia davvero di trovarsi tra l'incutine e il martello, viste le posizioni differenti. In Usa vorrebbe solo parlare della sua Italia, degli ultimi test prima dell'Europeo della rinascita (si spera). Non si schiera e questo può dare la sensazione che sia un atteggiamento alla Ponzio Pilato ma in fondo cosa si può pretendere di più, in questo momento, dal ct che subito rispedito a casa il difensore interista sospettato di razzismo? Parla del Venezuela, dice ancora che non ha ancora deciso la rosa che andrà in Germania con lui, che molti che sono con lui adesso devono convincerlo e chi non c'è (come Politano) non deve sentirsi bocciato: «Vedremo ancora tutte le gare di campionato, c'è sempre possibilità di inserirsi. Queste sono prove».

Il saluto a Joe Barone: «Ha influenzato più lui il calcio in questi cinque anni da dirigente della Fiorentina che tanti altri che ci sono da una vita e non hanno fatto niente di quello che ha fatto lui». Spiega perché il test con la difesa a tre: «Prima avevamo poco tempo e ci siamo focalizzati solo su un sistema di gioco. Ora in queste due amichevoli bisogna andare a fare anche qualche prova. Dobbiamo fare qualcosa di moderno». Spalletti è curioso: «Ho fatto solo il minimo fino ad adesso, vista l'età che ho, per provare una grande emozione come quella di Napoli devo fare qualcosa di importante all'Europeo». Parla anche il portiere Donnarumma: «Sono amichevoli, ma dobbiamo affrontarle con la testa giusta». 19 anni dall'ultima volta negli Usa. «Ci sono venti milioni di italiani, siamo felici per il loro affetto e noi vogliamo renderli orgogliosi».

È la solita prova del nove in questa amichevole con il Venezuela. Perché Spalletti fa i conti con la crisi degli attaccanti della serie A. L'impressione è che possa affidarsi al suo pupillo nel Napoli, Jack Raspadori nella gara che va in scena questa sera alle ore 21 italiane.

L'Italia potrebbe sperimentare una difesa a tre davanti a Donnarumma: Mancini, Buongiorno, Bastoni, poi il centrocampo a 4 con Di Lorenzo e Dimarco esterni, Barella e Jorginho nel cuore della mediana. Pellegrini e Chiesa schierati alle spalle di Raspadori. Ovviamente chance ne ha anche Retegui, l'oriundo prima punta del Genoa («Farò di tutto per continuare a vestire la maglia azzurra»).

Sorpresa per gli azzurri all'arrivo al campo dell'Inter Miami per il allenamento una volta arrivati negli Stati Uniti. Sinner impegnato negli Open di Miami, ha voluto salutare la Nazionale, con Gravina e Spalletti a fare gli onori di casa. «Facile parlare di autodisciplina e di motivazione adesso, basta prendere un pezzetto di Sinner e siamo tutti pronti. Per essere sul tetto del mondo, bisogna essere top anche nella gestione delle altre ore in cui non si fa sport», dice Lucianone con il suo solito sorriso coinvolgente quando si tratta di momenti di questo tipo. Anche Buffon appare emozionato: «Devo dire che mi sembra essere tornato giovane, quando mi alzavo la notte per vedere le regate della Coppa America: così ho fatto per le tue partite». Emozionato anche l'altoatesino: «Incontrare la Nazionale è stato un onore, mi impressiona perché ho 22 anni e sono ancora molto giovane. Vuol dire che l'età è solo un numero. Ieri ho incontrato dei giocatori pazzeschi, tra i migliori al mondo», ha detto a SkySport.

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