Kvaratskhelia gioie e dolori, arrivederci al 2023: «Dice che ha dolore»

Il rischio che la schiena faccia crac è troppo alto per rischiare

Foto di gruppo per Kvaratskhelia e i ragazzi giorgiani
Foto di gruppo per Kvaratskhelia e i ragazzi giorgiani
di Pino Taormina
Sabato 12 Novembre 2022, 07:03 - Ultimo agg. 19:04
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Salvate il soldato Kvara. Dalle voci, dalle suggestioni, dai sussurri, dai sospetti, da chi racconta di chissà quali incubi dopo la notte del furto d'auto. Sì, salvate questo diamante grezzo che l'infortunio di Liverpool ha fatto scoprire essere anche gracile e persino fragile. «Dice che ha dolore», liquida tutto Spalletti. Punto e basta. Perché se ha dolore non può giocare, perché il rischio che la schiena faccia crac è troppo alto per rischiare. D'altronde, anche i gps dimostrano che corre male durante i brevi allenamenti che deve immediatamente interrompere: per via della lombalgia appoggia male le gambe e quindi davvero potrebbe fermarsi per un periodo persino più lungo. Meglio tenerlo a riposo. Anche perché non parliamo di uno qualsiasi. Appena ieri pomeriggio Transfertmarkt ha rivalutato la sua quotazione portandola a 60 milioni di euro. Cifra che, non ce ne voglia il sito che persino la procura di Torino ha preso come riferimento nell'indagine sulle plusvalenza, De Laurentiis non prenderebbe in considerazione neppure come caparra. Tra le ipotesi è che il Napoli possa già barcollare a gennaio, nel caso di maxi-offerta. Ma i tifosi possono stare tranquilli: nel 2022 Kvara non si vende. È destinato a restare in azzurro. Sia pure con un nuovo contratto, pronto a essere ritoccato. 

Sì, ha lasciato la casa nel parco Cuma a Monterusciello. L'ingresso nella sua abitazione dei ladri lo ha infastidito e turbato. Ne ha parlato a tutti. Non è bello sapere che qualcuno è entrato di notte, mentre sei a dormire. E avendone la possibilità ha deciso di cambiare aria. Ora è in hotel, al Britannique: meglio, così è più facile anche organizzare qualche cena con il ds Giuntoli, parlare con lui anche del futuro. Perché alle porte c'è un nuovo contratto, da firmare con l'anno nuovo e che il Napoli già sta studiando anche con i suoi agenti, in queste ore a Napoli per aiutarlo in questi momento particolari. In questi giorni intensi un po' tutti lo hanno coccolato in maniera speciale: ha incontrato il suo amico e giornalista Saba, ma anche la leggenda georgiana il bomber Shota Arveladze.

Infine, un lungo saluto con studenti georgiani di Gulf. Poi qui è arrivata anche la fidanzata e alcuni suoi familiari anche per aiutarlo a trovare casa. Dal giorno del furto della sua auto (poi ritrovata) e dell'effrazione della sua villa non ha più neppure giocato. Ha rimediato ad Anfield qualcosa di simile a un colpo di frusta che col passare delle ore ha provocato ancor più disagio e dolore alla stella georgiano. Da qui la decisione di fermarlo. E da qui anche la scelta del Napoli di non mandarlo in Georgia per rispondere alla convocazione della sua nazionale. No, resterà qui a riposare durante la sosta. Nessuna amichevole. 

Dunque terapie e riposo. Pochi allenamenti. Spalletti prima ha smorzato i riflettori su Kvara («non c'è solo lui») poi ieri lo ha esaltato: Purtroppo è ancora out. Ci ha detto che appena sforza la schiena sente dolore. Peccato. Il Napoli ha però dimostrato di essere una squadra forte al di là dei singoli e di avere altri giocatori validi, anche se magari non hanno le sue stesse qualità. Ci sarà un motivo se tutti dicono che Kvara è il nuovo fenomeno del calcio mondiale». La perdita per gli azzurri resta pesante, insomma. In ballottaggio per prendere il posto del georgiano ci sono di nuovo Raspadori (favorito) ed Elmas. Il furto? Solo un ricordo. La paura? Passata. D'altronde, gli hanno spiegato che tutto il mondo è paese. Lo rivedremo in una gara vera, il 4 gennaio con l'Inter. 

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