Napoli, il jolly Lobotka buono per tutte le stagioni

Il regista ha dimostrato una incredibile duttilità con diversi allenatori

Stanislav Lobotka
Stanislav Lobotka
Eugenio Marottadi Eugenio Marotta
Giovedì 1 Febbraio 2024, 17:29 - Ultimo agg. 2 Febbraio, 09:21
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Il regista è tornato. Per la verità non era mai andato via. Stanislav Lobotka resta il fulcro del gioco del Napoli. Che sia - come in passato - il cervello di una macchina perfetta capace di stravincere il campionato (con Spalletti); oppure il playmaker della squadra campione d'Italia che finora però non è riuscita a mantenere le aspettative in campionato, il suo compito lo ha sempre e comunque portato a termine.

È successo all'alba di questa stagione nonostante l'involuzione tattica della gestione Garcia e si sta ripetendo con la metamorfosi attuata da Mazzarri. Lobotka c'è sempre stato ed ha sempre risposto presente.

Non solo. Il regista slovacco ha dimostrato una incredibile duttilità, adattandosi nel migliore dei modi alle vecchie o nuove “vesti” tattiche che l'allenatore di turno ha pensato di cucirgli addosso. C'è di più.

Il centrocampista negli ultimi tempi sembra avere indossato anche il vestito dei tempi d'oro. Un esempio, domenica scorsa all'Olimpico contro la Lazio, quando è stato capace di coprire, cucire e rattoppare ogni singola zolla di campo nella terra di mezzo. Una sorta di saiborg perfetto capace di dare del «tu» al pallone con le solite rapidità di pensiero ed esecuzione. Chiedere informazioni ai dirimpettai Cataldi, Guendouzi e allo stesso Luis Alberto. Ma anche a Castellanos che “Lobokop” ha schermato con sagacia tattica piazzandosi davanti alla difesa e sapendo anche ripartire. Il tutto nonostante le gabbie che spesso gli allenatori avversari provano a costruirgli intorno. Insomma, Stanislav è tra i pochi eroi dello scorso campionato che sta mantenendo gli standard della passata stagione.

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Quest'anno ha già fornito servizio assistenza per Raspadori in occasione del derby vinto dal Napoli all'Arechi contro la Salernitana. Ma è sopratutto in Champions League, che il regista proverà a candidarsi per... l'oscar. Dopo la prima, vera, esperienza nella coppa dalle grandi orecchie dello scorso anno vissuta da protagonista, Lobotka cercherà di trascinare la squadra nel doppio confronto con il Barcellona agli ottavi per centrare nuovamente il traguardo qualificazione che sarebbe una manna dal cielo per le casse azzurre e per il punteggio nel ranking Uefa in vista del Mondiale per Club.

Staremo a vedere. Per il momento Napoli si gode nuovamente le geometrie di Lobotka. L'architetto azzurro del resto non aveva mai deposto squadra e compasso. 

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