Napoli, gennaio il mese della verità: Ndombele verso una maglia da titolare a Milano

Demme, a sorpresa, insiste per andare via: vuole giocare di più

Luciano Spalletti
Luciano Spalletti
di Pino Taormina
Lunedì 2 Gennaio 2023, 07:03 - Ultimo agg. 18:33
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Un brindisi sobrio per Capodanno. Il discorso di Luciano non è stato come quello del Re o quello del presidente Mattarella. Non c'è un prima e un dopo da riannodare, c'è l'allenamento del primo giorno dell'anno che nessuno ha mai pensato di poter saltare visto che tra tre giorni si torna in campo. Non è più tempo di ferie, c'è un tour de force che attende il Napoli dopo uno stop interminabile, durato molto più che negli altri Paesi, secondo quelle che sono le mode del calcio italiano. Di Lorenzo ha preso la parola a nome della squadra, un cin cin con le labbra appena bagnate perché subito dopo bisognava andare in campo. E allora ci ha pensato Spalletti a fare un brindisi con l'augurio di buon 2023 rivolto a tutta la famiglia del Napoli: senza pronunciare la parola scudetto, senza far riferimento alla storia. «Alla salute di noi tutti» e poi via sul terreno di gioco per i test anti-Inter, per entrare nei dettagli tecnici e tattici del match che può decidere il destino dei nerazzurri. Tutto esaurito anche il settore ospiti di San Siro: ci sarà l'invasione dei tifosi azzurri non residenti in Campania, per cui era vietata la vendita. Attesi almeno 4mila sostenitori solo nel settore ospiti.

Rrhamani torna in panchina ma non sarà titolare: troppi tre mesi lontano da una gara ufficiale per buttarlo nella mischia a San Siro.

Anche negli allenamenti degli ultimi giorni non è che abbia brillato chissà quanto. Dunque, per scongiurare approssimazioni contro avversari dello stampo di Lukaku, ecco che Spalletti punterà alla collaudata coppia Juan Jesus-Kim. I reduci dei mondiali, a dir il vero, non sono tornati chissà quanto lucidi e brillanti: le sensazioni è che qualcuno rischia di andare in panchina a Milano come Olivera e Lozano. Ndombele è quello che più di tutti sembra rivitalizzato dal lungo ritiro invernale: e l'impressione è che uno tra Anguissa e Zielinski possa cedergli il posto nel big match di mercoledì sera che riapre il campionato italiano. 

Spalletti non vuole perdere tempo, né lasciare nulla al caso. A dir il vero la squadra aveva pensato di poter tirare il fiato ieri, dopo aver ripreso gli allenamenti subito dopo Natale. Ma la scelta è stata netta, fin dal rientro non era previsto un giorno di riposo. Inter, Sampdoria, poi la Juventus (venerdì 13 gennaio), la Cremonese in Coppa Italia, i derby con la Salernitana e la Roma. Con i possibili quarti di finale il 31 gennaio. È un mese dove un bel po' di destini sono in ballo: perché anche la Coppa Italia è un traguardo da inseguire e da non lasciare per strada. Ed è il motivo per cui Spalletti lavora a una rotazione della squadra che sia costante, partita dopo partita, perché il turnover degli azzurri sarà costante. Intanto, volano le vendite per Napoli-Juventus: si va verso il tutto esaurito e il record di incasso stagionale. 

Bereszynski arriva entro la fine della settimana. Prima Zanoli deve rinnovare con il Napoli e poi lo scambio di prestiti potrà avere luogo: Bereszynski era arrivato in Italia proprio a gennaio, ma del 2017, dal Legia Varsavia, da allora sei stagioni e mezzo alla Samp e 186 partite. Quattro presenze tra gironi e ottavi al Mondiale in Qatar con la Polonia, tutte da titolare. Ounahi è un pensiero fisso di Giuntoli, in vista dell'estate. De Laurentiis, come raccontato, ha sentito Di Lorenzo prima di Natale al telefono e gli ha dato appuntamento per il rinnovo del contratto: firmerà fino al 2028. Una prova di fedeltà assoluta per il progetto Napoli. Altolà per Contini: se non va via Sirigu, non intende tornare al Napoli. Demme, a sorpresa, insiste per andare via: ed è questo l'unico intoppo. Bayer Leverkusen e Stoccarda lo cercano con insistenza. Vuole giocare di più, sarà lui a decidere: il suo contratto scade nel 2024, il Napoli lo libera per 5 milioni. Cifra che la Salernitana non intende versare. Se va via, promozione sul campo per Gaetano: il ds Giuntoli non vuole correre il rischio di innesti nello spogliatoio che possano rovinare l'equilibrio. 

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