Osimhen capocannoniere della serie A: è l'undicesimo gol nelle ultime dieci partite

«Gioco in uno dei più grandi club d'Europa, ogni giorno rendo grazie a Dio».

Victor Osimhen colpisce ancora
Victor Osimhen colpisce ancora
di Roberto Ventre
Domenica 22 Gennaio 2023, 08:00 - Ultimo agg. 15:45
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Osimhen colpisce ancora: un rapace del gol, lesto a girare in porta la respinta del palo sul tiro di Elmas. La rete numero 13 del capocannoniere della serie A, l'undicesima nelle ultime dieci partite. Un valore aggiunto l'attaccante nigeriano sempre più leader e trascinatore del Napoli: decisivo anche nel derby e non solo per la rete del 2-0 ma per una presenza sempre pericolosa per la coppia centrale di difensori granata composta da Pirola e Gyomber, poi costretto a uscire per infortunio e sostituito da Lovato. 

Victor resta il pericolo numero uno anche per la Salernitana: un gol bellissimo gli sfugge per un fuorigioco millimetrico nel primo tempo (un sinistro forte e preciso sul primo palo di Ochoa), un altro di testa per il grande intervento del portiere messicano.

E anche con il Napoli sul doppio vantaggio è sempre lui a provarci e riprovarci e a guadagnarsi un'altra punizione dal limite da posizione pericolosa poi calciata male da Zielinski.

La migliore stagione in maglia azzurra di Osimhen, continuità di rendimento, partecipazione alla manovra, intensità, e grinta: un leader che sta crescendo sempre più sotto tutti i punti di vista. E anche con la Salernitana ha confermato tutte queste sue qualità riuscendo a mantenere calma e lucidità in attesa del momento in cui poter colpire.

Victor che a Napoli sta raggiungendo il momento più alto della carriera e si è confessato in un'intervista a omasports.com: «La mia vita è semplice. Rispetto tutti ma non temo nessuno. Il campo è il mio lavoro, solo business. Quando esco dal campo, invece, c'è un me completamente diverso, come se volessi solamente vivere la vita, divertirmi ed essere felice». Ha le idee chiare Osimhen e parla del suo rendimento, della crescita che ha avuto negli anni di carriera. «Soddisfatto del livello che ho raggiunto? Probabilmente più del 100%, il 1001%, perché ho raggiunto un obiettivo per me stesso, il tipo di vita che voglio vivere, e anche quando le cose non andavano così bene, ho continuato a crederci, a sognare, a pregare, lavorare sodo, fare quel lavoro che è il mio vero amore, il calcio», ha detto entrando nei particolari: «Per arrivare dove sono oggi ci sono stati molti ostacoli che ho dovuto superare. Amore ma anche un sacco di odio, di pugnalate alle spalle, troppe complicazioni che mi hanno davvero fatto male. Il mio successo è arrivato con molto sacrificio, molte lacrime, molti fallimenti. In realtà, alcune persone speravano che sarei arrivato solo per vedermi cadere».

Osimhen ricorda il passato ed è felicissimo di giocare nel Napoli, questo è il suo terzo anno in maglia azzurra, il migliore: «Mi hanno scartato in Belgio, ben due club, credevano che non avrei potuto fare ciò che loro chiedevano. Ora gioco in uno dei più grandi club d'Europa, uno dei migliori campionati d'Europa, sono stato nominato per il premio come miglior giovane dell'anno, ho vinto così tanti premi personali che tanto desideravo e sentivo di meritare, è un enorme soddisfazione per me perché, considerando il fatto che ho subito molti infortuni gravi, sono sempre tornato, ho dato il massimo e sto bene con me stesso e con la mia coscienza. Ecco perché, ogni giorno che mi sveglio, rendo grazie a Dio».

 

E quest'anno si sta togliendo tantissime soddisfazioni: è riuscito a giocare con continuità: è partito forte e poi dopo uno stop per infortunio muscolare è ripartito ancora più forte. Ha fatto gol contro le grandi realizzando la rete decisiva all'Olimpico contro la Roma e una doppietta alla Juventus, e contro le piccole, in casa e in trasferta. E ora ha aggiunto anche il gol nel derby all'Arechi con la Salernitana: l'anno scorso fu costretto a saltarlo per infortunio, stavolta ha giocato dal primo minuto e ha segnato lasciando ancora il suo marchio. 

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