Spalletti ct e il ritorno di Sarri: Napoli e il suo sabato speciale

Nello stesso giorno - 2 settembre - la presentazione di Luciano a Coverciano e la sfida col vecchio tecnico

Luciano Spalletti durante una conferenza stampa nella sede del Napoli
Luciano Spalletti durante una conferenza stampa nella sede del Napoli
Francesco De Lucadi Francesco De Luca
Domenica 27 Agosto 2023, 20:45 - Ultimo agg. 23:51
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Sarà un sabato speciale, quello del 2 settembre, per i tifosi del Napoli. Tutto in una giornata, dalla presentazione di Luciano Spalletti - mister Scudetto - come nuovo commissario tecnico della Nazionale alla sfida con Maurizio Sarri, l'allenatore che andò più vicino al tricolore prima del trionfo della scorsa primavera. All'attuale tecnico della Lazio, una delle due squadre ad aver espugnato il Maradona nello scorso campionato, è rimasto il primato dei 91 punti conquistati nella stagione 2017-2018, prima di un addio polemico.

Proprio a Coverciano, dove sarà presentato dal presidente federale Gabriele Gravina, Spalletti confermò quello che la sera precedente De Laurentiis aveva detto in tv, ospite di Fabio Fazio: «Ha chiesto un anno sabbatico e l'ho liberato».

Anno sabbatico, definizione che a Luciano non piaceva. Raccontò, durante una premiazione organizzata dall'Ussi e dal Movimento cristiano lavoratori presso il centro tecnico federale, che ci si può lasciare anche per  troppo amore. Allora non immaginava che sarebbe presto il diventato il signore di Coverciano, sostituendo Mancini alla guida della Nazionale, con una coda legale perché l'accordo siglato con il Napoli per non restare in panchina dopo lo scudetto deve essere onorato. E così sarà, probabilmente con una transazione, suggerita dal buonsenso oltre che dai vertici dello sport italiano. 

Spalletti era stato definito - dicembre 2021 - «il migliore allenatore che ho avuto» da De Laurentiis. Per la verità, si era entusiasmato anche per altri, compreso ovviamente Sarri, che si prepara alla terza sfida in casa del Napoli. I rapporti tra il patron e i suoi allenatori raramente sono finiti bene e accadde così anche con Maurizio, licenziato alla fine del campionato 2017-2018, dopo essere stato accusato di aver fatto giocare sempre gli stessi calciatori e così stancando la squadra, per fare posto ad Ancelotti. 

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A Coverciano, sabato prossimo, Spalletti si presenterà nella nuova divisa federale e non scoprirà l'avambraccio sinistro dove ha  tatuato lo scudetto e il simbolo del Napoli. Ma prima o poi lo farà. Non è il tipo da nascondere i sentimenti.b 

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