Italia, Gravina a testa bassa contro Mancini e De Laurentiis

Il presidente Figc: "La clausola? Riguarda Spalletti e il Napoli". Se il tecnico non paga ci sarà un arbitrato

Gravina, De Laurentiis, Manfredi, Mancini e Verratti a Napoli il 22 marzo prima di Italia-Inghilterra
Gravina, De Laurentiis, Manfredi, Mancini e Verratti a Napoli il 22 marzo prima di Italia-Inghilterra
Mercoledì 23 Agosto 2023, 11:29
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Gravina a testa bassa contro Mancini, dimessosi dalla Nazionale il 13 agosto, e De Laurentiis, che ha criticato la Figc prima della nomina di Spalletti come nuovo ct. In un'intervista al Corriere della Sera il numero uno del calcio italiano si è dichiarato «amareggiato» per il comportamento e le dichiarazioni di Mancini, accusandolo di non aver detto la verità. Ha esaltato Spalletti, scelto «perché ha vinto lo scudetto facendo emozionare Napoli e tutti quelli che amano il calcio, è una guida forte e sicura, ha esperienza e un gioco brillante» e ha criticato fortemente De Laurentiis.

Così Gravina sul patron del Napoli: «La clausola? All’inizio neppure sapevo dell’esistenza di questo documento, l’ho scoperto dai giornali.

I nostri avvocati mi hanno rassicurato: potevamo parlare con lui, il resto è una questione tra Luciano e il suo vecchio club. Non mi aspettavo che De Laurentiis parlasse del contratto di Mancini. Un contratto che non conosce. Mi è sembrata una invasione di campo. Certe dichiarazioni mi sono sembrate inopportune come quando ha detto che se volevamo Spalletti avremmo dovuto pagare... La situazione è stata chiara sin dall’inizio. Luciano stesso mi ha subito detto che la clausola è un problema tra lui e il Napoli. E la Figc non ha mai pensato di subentrare».

E infatti Spalletti, che entrerà in carica il 1° settembre, dovrà saldare i conti con De Laurentiis, versandogli poco meno di 3 milioni come prevede l'accordo sottoscritto a metà luglio. Altrimenti, si andrà davanti alla camera arbitrale della Camera di commercio di Napoli. Nelle dichiarazioni di Gravina non vi è traccia della ipotesi di “non concorrenza” tra il Napoli e la Nazionale e questo perché - come aveva dichiarato l'avvocato Grassani, legale di De Laurentiis - nell'accordo tra Spalletti e il club è chiarito che l'indennizzo dovrà essere versato per andare ad allenare in una società o in una nazionale, italiana o straniera.

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