Fiola torna in Camera di Commercio dopo il Covid: «Subito fondi per le imprese»

EMBED

È tornato in Camera di Commercio il presidente, Ciro Fiola, dopo aver attraversato il calvario del Covid-19 ed essere rimasto 20 giorni nella terapia intensiva dell’Ospedale Cotugno. Ha superato la malattia ed è pronto a rimettersi al timone dell’ente di piazza Bovio. «Ho visto le immagini delle proteste di piazza ed ho avuto paura – racconta Fiola -. Chi ha organizzato le manifestazioni ha consentito infiltrazioni pericolose. Da giovane ho fatto associazionismo e dico che le rivoluzioni non si fanno quando c’è una pandemia. Non bisogna mai abbandonare, invece, il tavolo della politica per spingere chi decide a prendere le decisioni giuste. E questo è un ruolo delle associazioni datoriale, dal quale non devono mai allontanarsi».

Fiola lancia un appello a Conte: «Bisogna prendere i soldi del Mes e salvare la vita delle imprese italiane. Il nostro Paese è indebitato da 70 anni, non c’è alternativa. Ma oggi è più che mai necessario poter contare sulla liquidità immediata, da girare agli imprenditori. Mi chiedo, poi, a cosa serva la chiusura dei ristoranti alle 18? Meglio l’assembramento per strada dei rider o 4 persone sedute a tavola con distanziamento? E chi lavora solo di sera come fa a sostenere la sua azienda. C’è bisogni di mettere in campo le risorse per dare la possibilità a queste aziende di continuare a vivere, dandogli anche la possibilità di decidere liberamente di chiudere. Diamogli la Cassa Integrazione, un contributo sui fitti, l’abbattimento delle tasse. Insomma, segnali concreti per andare avanti». Al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, rivolge un invito: «Non isoli la Regione rendendola “unica” nelle decisioni. Condivido la sua linea sulla sanità avendo anche visto da vicino la situazione. Ma continuiamo a chiedere maggiori controlli per il rispetto delle regole. Bene la scelta di rivedere la posizione sull’asporto, seguendo le nostre richieste e aprendo fino alle 22,30. Teniamo sotto controllo e pressiamo il governo che ci dia più esercito e polizia perché ci siano maggiori controlli che possano dare una mano anche ai commercianti virtuosi».