(LaPresse) Venerdì 22 aprile i carabinieri del comando provinciale di Bari – impegnati su tutto il territorio della città Metropolitana in una serie di servizi volti al contrasto del traffico illecito di sostanze stupefacente – hanno proceduto, con il supporto di un’unità cinofila antidroga, a ispezionare il magazzino di una ditta di logistica nella zona industriale di Molfetta. Il fiuto di Fighter – il cane antidroga del nucleo carabinieri cinofili di Modugno – è risultato ancora una volta infallibile. Dopo essersi avvicinato nei pressi di alcuni pallet provenienti da diverse parti d’Italia e dall’estero, ha cominciato a graffiare e mordere con insistenza una cassa in legno di grosse dimensioni. Aperto il plico – spedito dalla Spagna e diretto in provincia di Bari – i carabinieri hanno rinvenuto all’interno, celati da palline di polistirolo, diverse buste in cellophane termosaldate contenenti circa 30 chili netti di hashish e 26 chili netti di marijuana, oltre a un rilevatore di posizione Gps attivato. La sostanza stupefacente, sottoposta a sequestro, convalidato dalla Procura della Repubblica di Trani, è stata analizzata dai carabinieri del laboratorio della sezione investigazioni scientifiche del comando provinciale di Bari che hanno accertato, sulla base del principio attivo contenuto, che sarebbe stato possibile ricavare oltre 320 mila dosi. Da una prima stima, il valore dello stupefacente sequestrato, qualora immesso nel mercato illecito, si sarebbe aggirato oltre ai 500mila euro.
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