(LaPresse) Prestiti a tassi usurai oscillanti dal 20 al 25% mensili a imprenditori della provincia di Lecce. È una delle contestazioni mosse nell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip del tribunale di Lecce, su richiesta della Dda salentina, eseguita nei confronti di 15 persone, accusate anche di associazione per delinquere di stampo mafioso. Stando a quanto emerso nel corso delle indagini, al vertice del sodalizio ci sarebbero due esponenti della Sacra corona unita, l'associazione mafiosa attiva a cavallo tra le province di Lecce e Brindisi. «I due, tornati in libertà, avrebbero ripreso la direzione delle attività illecite, mediante il controllo del territorio, avvalendosi della loro consolidata nomea criminale», spiegano i carabinieri in una nota diffusa a conclusione del blitz.
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