"Il prossimo sindaco di Viterbo, chiunque esso sarà, dovrà rimboccarsi le maniche e intervenire concretamente per salvare il centro storico". A dichiararlo è Luciano Manara, che da anni gestisce insieme alla sua famiglia la bottega storica Tiburli di via del Suffragio.
"Sono gli stessi clienti - continua Manara - molti provenienti da fuori regione, che ci chiedono di volta in volta come sia possibile che la città sia così peggiorata negli ultimi anni". Per Manara, il problema è principalmente legato alla politica, che avrebbe "abbandonato il centro per favorire lo sviluppo di nuove aree commerciali". Per il commerciante, l'ultima amministrazione ad aver fatto qualcosa di tangibile per riqualificare il cuore della città fu, addirittura, quella Ascenzi, intervenuta negli anni '80 con una completa ripavimentazione.
"Da imprenditore e da abitante del centro storico - aggiunge - mi chiedo come sia possibile voltare così le spalle a una città così bella, ricca di un patrimonio architettonico unico, ma che sta piano piano andando verso lo sfacelo".
Le botteghe storiche non si arrendono, ma servono idee per il centro storico
"I giovani sono già molto interessati a vivere il cuore della città - spiega - lo vedo con le mie due figlie e con molti dei loro amici. Tutti hanno scelto di vivere qui, ma l'amministrazione dovrebbe supportare loro e la nascita di nuove attività con degli incentivi e migliorando i servizi. Un'idea abbastanza semplice da attuare sarebbe quella di riportare gli uffici comunali nei quartieri storici, cosa che aiuterebbe indirettamente tutte le attività. Se ne è anche parlato, ma nessuno sembra volerlo fare davvero".
Tra i servizi che secondo Manara potrebbero essere supportati dalla prossima giunta, anche l'apertura di rimesse private per aumentare i posti auto a disposizione del centro storico. "Molte città usufruiscono di questa possibilità da tempo e permetterebbe di risolvere un problema annoso come quello della scarsità di parcheggio nei weekend, lasciando respirare i residenti che da sempre sono i più svantaggiati".
Per Manara, Viterbo non avrebbe nulla da invidiare a luoghi quali Siena e Arezzo, che hanno saputo rendere il proprio centro cittadino un'attrazione in grado di smuovere positivamente l'economia, creando posti lavoro e migliorando la qualità della vita dei residenti. A dover cambiare, oltre alla mentalità del futuro primo cittadino "che dovrà mettersi in gioco davvero, e non solo a parole", dovranno essere però anche i viterbesi. "Siamo delle persone che difficilmente si adattano ai cambiamenti - conclude - ma questi, a volte, sono necessari per il bene della comunità".