Triestina-Benevento, via ai playoff: voglia di sfatare tabù

Scocca l'ora dell'esordio con la Triestina

Il match
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di Luigi Trusio
Martedì 14 Maggio 2024, 09:22
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Il Benevento oggi fa il suo esordio nei playoff di serie C e torna a giocare una post season a distanza di due anni esatti dall'ultima volta, quando i giallorossi superarono nei quarti l'Ascoli in trasferta (era il 13 maggio 2022) in gara secca per poi arrendersi in semifinale al Pisa, che conquistò la finale solo per la migliore posizione di classifica (i nerazzurri avevano concluso la stagione regolare al terzo posto, i giallorossi al settimo, il doppio confronto terminò in parità, 1-0 nel Sannio e 0-1 all'«Arena Garibaldi»).

La tradizione con gli spareggi non è positiva, il Benevento ne ha disputati 15 e ha trionfato soltanto in due circostanze, ovvero nel 1998/99 con Dellisanti al timone (dalla C2 alla C1) e nel 2016/17 con Baroni in panchina (dalla B alla A).

C'è poi il precedente di un playout, l'unico, nel 2000/2001 contro la Nocerina (vittoria al «San Francesco» e sconfitta all'allora «Santa Colomba», salvi per il miglior posizionamento in classifica). Anche Auteri non è mai stato fortunato con i playoff, li ha giocati con Siracusa (due volte), Nocerina, Matera, Catanzaro e Bari senza mai vincerli.

Potrebbe essere arrivato il momento giusto per sfatare il tabù.

Di certo si ritrova a giocare quelli più lunghi e difficili: per ottenere la promozione in B servirà superare quattro complicatissimi turni e uscire indenni da ben otto partite (vincendone almeno 3 delle prossime 6). Con la Triestina si gioca su 180 minuti. Andata questa sera (fischio d'inizio alle 21) al «Nereo Rocco», ritorno sabato al «Ciro Vigorito» alle 20.30. In caso di somma gol pari (2-1 e 0-1) o doppio pareggio, passano i giallorossi perché arrivati terzi rispetto ai giuliani che hanno concluso quarti nel girone A.

L'attesa

La squadra è da ieri pomeriggio (un primo scaglione con atleti e staff tecnico è arrivato ieri a Trieste alle 14.25, il secondo gruppo con fisioterapisti, il presidente Vigorito e il club manager Cilento è atterrato alle 18.35 a Ronchi de' Legionari) all'hotel «Sonia» di Domio (che è una frazione di San Dorligo della Valle-Dolina, situato nell'estrema zona orientale della provincia triestina), e questa mattina ha in programma la rifinitura sul campo in erba sintetica di Borgo San Sergio (quartiere periferico nella periferia Sud-orientale della città). Dopo la gara, la comitiva sannita, alle 11.15 di domani mattina, volerà su Roma Fiumicino, dove ci sarà il bus societario ad attenderla. Auteri deve sciogliere gli ultimi dubbi e lo farà soltanto stamani. Ieri mattina a Roma, sul campo del «Park Hotel Mancini», ha fatto alcune prove ma ancora non pare abbia preso una decisione definitiva.

Le mosse

Provato ancora una volta Meccariello da titolare: il tecnico ha parlato a lungo con l'ex Lecce e Spal per capire se ha o meno la tenuta atletica sufficiente per reggere una partita intera, visto che non gioca da 8 mesi e mezzo e neppure ha avuto un po' di minutaggio. A causa delle contemporanee assenze di Pastina e Terranova, c'è un posto vacante in difesa che si giocano lui e il giovane Viscardi. Stavolta l'esperto difensore nativo di Airola, reduce dalla rottura del crociato, è in leggero vantaggio sul compagno: se l'allenatore dovesse scegliere lui, verrà schierato da centrale con Berra braccetto destro e Capellini a sinistra.

Auteri ha provato anche la difesa a quattro ma ha fatto capire che per le caratteristiche degli interpreti potrebbe rivelarsi un azzardo. La mediana è fatta: Improta e Simonetti sulle corsie, Talia e Nardi in mezzo. Qualche piccola chance per Pinato, ma solo se il tecnico dovesse propendere per l'uso del trequartista. L'orientamento, però, è quello di non snaturare troppo la squadra e tornare a schierare il tridente in linea: Ciciretti e Lanini sicuri di una maglia da titolare, per l'altra Ferrante sembra favorito su tutto il resto della truppa. Ancora troppo inesperti e gracili Perlingieri e Carfora (magari utili a gara in corso), mentre Ciano si è espresso sempre a sprazzi. Starita e Bolsius più di Marotta rappresentano valide alternative per un reparto spesso non all'altezza. La gara di stasera può rappresentare l'occasione giusta per smentire giudizi tranchant sull'anemia offensiva.

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