Juventus-Salernitana, onore granata, Champions Juve

Colantuono: «Dobbiamo mostrare rispetto per la maglia»

Il match
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di Pasquale Tallarino
Domenica 12 Maggio 2024, 09:51 - Ultimo agg. 09:52
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Colantuono e Allegri hanno in comune la giacca: la tolgono spesso. L'allenatore juventino l'ha lanciata verso la panchina allo stadio Olimpico per gli errori di Gatti che stavano costando carissimo alla sua squadra contro la Roma.

L'importanza di Tchaouna 

Juventus e Salernitana hanno in comune un obiettivo: ambiscono a venti milioni di ricavi. La Vecchia Signora può afferrarli oggi: se batte i granata, ha la sicurezza della qualificazione alla Champions League e incassa il «gettone europeo». La Salernitana, di contro, vuole ricavare questa cifra dalla cessione di Boulaye Dia, il suo tormento, e di Loum Tchaouna, la sua nuova pepita.

«Tchaouna sta dimostrando sul campo di meritare di giocare perché in questo momento è un calciatore che fa la differenza per noi». Lo ha detto Colantuono, alla vigilia delle sue 250 presenze in A. Le vuole festeggiare restituendo al campo una squadra «con la mentalità messa in mostra nella partita contro l'Atalanta, quella con il risultato bugiardo».

Le parole di Allegri 

Ne tiene conto pure Allegri, che dopo aver annunciato dubbi su Chiesa e Yildiz, ha detto: «Guai a fidarsi della Salernitana. Ha giocato bene bene contro Lazio e Atalanta. Non possiamo snobbarla, le partite si vincono sul campo e noi dobbiamo fare una gara concreta. Ci vorrà una prestazione di grande attenzione e rispetto». Il 12 maggio non è una data di esaltazione per la Juventus.

Venti anni fa e in un altro stadio, al «Delle Alpi», perdeva la finale di ritorno di coppa Italia contro la Lazio. Ed a proposito di Lazio, che oggi festeggerà i 50 anni dal primo scudetto di Maestrelli e Chinaglia, è sempre più insistente il forcing del direttore sportivo Fabiani su Dia e Tchaouna per la prossima stagione. Poi c'è Pirola sotto osservazione. La Salernitana deve cederli tutti per fare cassa: in Serie B, dove non troverà più l'Ascoli retrocesso e solo una tra Bari e Ternana faccia a faccia nel playout, potrà contare nella migliore delle ipotesi su Legowski e Ikwuemesi, giocatori di proprietà, da inserire nelle rotazioni e non come calciatori-perno.

Poi dipenderà dai progetti, dagli avversari, dalle condizioni che si creeranno. Nel frattempo Colantuono ha raccolto i cocci ed a Torino non avrà Candreva, che fu una specie di spauracchio bianconero in una notte magica, vissuta la scorsa stagione all'Allianz Arena.

Lo spirito giusto

Non ci saranno i giocatori che, per ascendente e personalità, avrebbero dovuto prendere per mano la squadra: Candreva forse sprinterà per la gara del congedo casalingo, contro il Verona; Manolas e Boateng fanno ormai parte del passato remoto, come Ochoa.

«Dobbiamo affrontare queste partite che mancano con una certa mentalità e lo spirito giusto ha fatto coraggio l'allenatore - Dobbiamo dimostrare rispetto per la maglia che è fondamentale, per la gente che verrà a vedere la partita». È in forte dubbio la presenza del presidente Danilo Iervolino in tribuna.

Il futuro 

La Salernitana sarà rappresentata, invece, dall'amministratore delegato Milan, impegnato in questi giorni con il patron nella programmazione della prossima stagione e anche in dialoghi embrionali con alcuni fondi stranieri e società multisport. Gli interlocutori hanno sondato il club e preso informazioni sulle quote azionarie. Il tempo stringe: domani la Salernitana conoscerà anche il fischio d'inizio della prossima Serie B e sarà anche un simbolico gong, perché indicherà la strada verso l'esordio.

Questa strada dovrà essere puntellata con iniziative nuove: la campagna abbonamenti, la campagna acquisti. Dal punto di vista tecnico, i primi nodi da sciogliere sono la scelta del direttore sportivo e dell'allenatore. Sull'agenda della Salernitana c'è sempre Angelozzi, seguito da Sogliano, Meluso e Faggiano.

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Toccherà all'uomo mercato richiedere o meno alla Fiorentina di nuovo Pierozzi in prestito, negoziare la cessione di Kastanos, ovviare al probabile ritorno nei ranghi di Lovato dopo l'esperienza al Torino, individuare eventuali calciatori bandiera (candidature di Gyomber e di Mantovani e Di Tacchio, retrocessi con l'Ascoli). Oggi si gioca per la terzultima volta in A. L'undici di partenza scelto da Colantuono all'Allianz Stadium dovrebbe essere schierato con il modulo 3-4-2-1: Fiorillo; Pierozzi, Fazio, Pirola; Zanoli, Coulibaly, Basic, Sambia; Vignato, Tchaouna; Ikwuemesi.

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