Confcommercio Napoli: «Sui saldi timidi segnali positivi nel primo weekend»

Confcommercio Napoli: «Sui saldi timidi segnali positivi nel primo weekend»
Domenica 5 Luglio 2015, 13:01
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«Nel primo weekend dei saldi estivi registriamo un timido segnale positivo. In una situazione economica asfittica è evidente come gli sconti abbiano incentivato i consumi, rappresentando una boccata di ossigeno per un comparto che comunque attende interventi più strutturali al fine di creare una ripresa che porti sviluppo e lavoro, eliminando le disfunzioni del territorio». Lo dichiara Pietro Russo, presidente di Confcommercio imprese per l'Italia della provincia di Napoli.



«Ovviamente - sottolinea Russo - il dato positivo è a 'macchia di leopardo', per avere un quadro di insieme più preciso sarà necessario attendere almeno una decina di giorni, confrontando anche le cifre di scenari economici totalmente differenti». Russo evidenzia «che la periferia di Napoli e la sua provincia hanno mostrato maggiori difficoltà indicando una chiara perdita del potere d'acquisto. C'è bisogno di risposte serie e di una buona politica, che si occupi dei problemi quotidiani. Di sicuro - conclude - perché si ritorni a spendere è necessario che diminuisca anche il prelievo fiscale che ha raggiunto cifre insostenibili».



I capi più venduti sono l'abbigliamento per le vacanze, calzature e i classici accessori estivi, spiega Giuseppe Giancristofaro, presidente di Federmoda-Confcommercio Napoli: «L'incremento delle vendite riscontrato - dichiara Giancristofaro - si aggira intorno al 5-6%, rispetto ai primi giorni dei saldi del 2014.
Probabilmente anche grazie al fatto che gli sconti di partenza sono, in alcuni casi, leggermente più alti del solito, sono in tanti che stanno affollando i negozi, anche se il fenomeno è presente solo in alcune zone della città». L'auspicio, conclude Giancristofaro, «è che questo trend possa intensificarsi nelle prossime settimane. Dopo un lungo periodo di ristrettezze gli italiani vogliono riprendere a spendere, ovviamente con un occhio al risparmio visto che comunque la crisi non è ancora finita».


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