Salerno record positivo per la qualità dell'aria: le quantità di polveri sottili sono le più basse d'Italia

Il report di Legambiente: Salerno vicina ai parametri stabiliti dall'Europa per il 2030

Una stazione mobile per il rilevamento della qualità dell'aria
Una stazione mobile per il rilevamento della qualità dell'aria
di Gianluca Sollazzo
Venerdì 9 Febbraio 2024, 06:00
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Un 2023 “grigio” per le città campane per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico. Un anno con più luci che ombre invece per Salerno che fa registrare la media annuale di concentrazione di polveri sottili più bassa in Campania. È quanto emerge dal report di Legambiente “Mal Aria di città 2024” che ha analizzato i dati dell’anno appena trascorso nelle città campane, sia per quanto riguarda i livelli delle polveri sottili che del biossido di azoto emersi dall’analisi dei dati delle centraline dell’Arpac. Salerno fa registrare una media annuale di sole 24 particelle di microgrammi di Pm10 nell’aria, a fronte di sole 6 giornate di sforamento del limite di legge di 35 microgrammi di smog. Diversa la situazione negli altri capoluoghi di provincia. Ad Avellino il dato peggiore dove si registra una concentrazione media di smog di 29 pm10, a Napoli la concentrazione media è di 28 microgrammi, a Caserta di 26, come a Benevento. In Campania in testa alla classifica delle città fuorilegge secondo la normativa vigente c’è Acerra, con 89 giorni di sforamento registrati nella centralina posizionata nella zona industriale (a cui si aggiunge anche il dato dei 53 giorni rilevato dalla centralina di Scuola Caporale), seguita da San Vitaliano ( Scuola Marconi) con 74 giorni e Volla (via Filichito) con 59 giorni superamento del limite giornaliero. Sopra i 35 giorni troviamo anche Aversa (Scuola Cirillo) con 46 giorni, Teverola (via San Lorenzo), Napoli (Ospedale Pellegrini) e Casoria (Scuola Palizzi) con rispettivamente 44,36 e 36 giorni. Per quanto riguarda il biossido di azoto a Salerno si registra una concentrazione media annuale di 21 microgrammi, a Napoli è di 38, a Caserta di 23, ad Avellino di 19, a Benevento di 18. Salerno è anche più vicina, rispetto alle altre città in Italia, al raggiungimento dei futuri standard europei fissati per il 2030, quando non si potrà più superare la soglia di 50 microgrammi giornalieri e scendere a 20 microgrammi.

Alla città di Salerno è richiesto un ulteriore sforzo per farsi trovare pronta tra 6 anni: la concentrazione di smog dovrà calare ancora del 17%, mentre a Napoli dovrà calare del 28%, a Caserta del 24%, ad Avellino del 31%, a Benevento del 23%. 
LA MAPPA
A Salerno l'anno scorso, come detto prima, si sono registrati solo 6 sforamenti dell’indice di Pm10 da smog: il trend più negativo s’è registrato nel primo trimestre dell’aria, poi si è arrestato. La performance di Salerno spicca nell’ambito provinciale. A Battipaglia sono 7 gli sforamenti da smog rilevata dalla stazione di Parco Fiume. A Cava dei Tirreni zona stadio sono 8 invece le giornate negative da smog. A Nocera Inferiore la stazione scuola Solimena rileva 13 sforamenti. In provincia di Salerno, come detto prima, Polla si ferma a soli 5 sforamenti di 50 microgrammi di polveri sottili.

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